MAYHEMIC – Toba

Pubblicato il 16/07/2024 da
voto
8.0
  • Band: MAYHEMIC
  • Durata: 00:36:35
  • Disponibile dal: 26/07/2024
  • Etichetta:
  • Sepulchral Voice

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In un momento storico in cui molte band, importanti e non, pubblicano un nuovo album appena riescono a mettere insieme una manciata di brani, i Mayhemic sinora hanno centellinato la loro produzione, facendo trascorrere sei anni esatti tra la loro fondazione e l’uscita di questo primo LP, “Toba”. Una ‘gavetta’ che ha consentito alla formazione cilena di maturare la giusta esperienza e di operare scelte ponderate per le canzoni nella scaletta di questo poderoso debutto sulla lunga distanza, un’esplosione di energia e talento che conferma la vivacità della scena del paese sudamericano, soprattutto in ambito thrash e death metal.
Con il suo primo full-length, questa emergente band di Santiago si inserisce in una tradizione musicale che, pur fortemente radicata nei canoni del genere, riesce a distinguersi per l’ispirazione e l’abilità nel rielaborare i suoni dei maestri del passato senza scadere nel semplice tributo.
Il disco si apre con una chiara dichiarazione d’intenti: l’esaltante cavalcata di “Kollarbone Crushed Neanderthal” mette subito in mostra un sound spasmodico e accentratore che richiama i primi lavori dei Kreator, ma che al contempo riesce a distinguersi per alcune sfumature personali. La base è sicuramente old-school, ma arricchita da un utilizzo sapiente della melodia e da una complessità strutturale che rende ogni traccia avvincente e poco prevedibile.
In particolare, i Mayhemic mostrano una padronanza tecnica notevole, con riff serrati e avvitamenti ritmici che testimoniano l’impegno in sede di songwriting e la loro prestanza giovanile, qui senza dubbio animata ulteriormente da quel fervore tipico dei gruppi agli esordi. Le formazioni cilene sembrano sempre avere una marcia in più a livello di preparazione tecnica e il quartetto non fa eccezione: questa è gente che sa suonare e che si impegna nella costruzione di episodi articolati, spesso ricchi di cambi inaspettati.
Uno degli aspetti più affascinanti di “Toba” è poi la capacità di bilanciare aggressività e diverse sfumature, tra cui appunto qualche decisa pennellata di melodia. Pezzi come “Valley Of The Thundra” e “Olduvai’s Lullaby”, ad esempio, inglobano anche trame prettamente heavy metal e una dimensione più ariosa che non è sempre rintracciabile in opere di primo acchito oltranziste come quella in questione. Questa tendenza ad addensare le trame musicali, senza tuttavia sconfinare nel vero e proprio techno-thrash, rappresenta uno dei punti di forza del disco, conferendo una freschezza e una vitalità che spesso mancano nelle produzioni contemporanee sulla carta più blasonate.
Uno sforzo sul fronte compositivo che viene adeguatamente supportato anche da una resa sonora calda e spontanea, che riesce a catturare l’essenza della performance live della band, trasmettendo una sensazione di genuinità e passione. In un’epoca in cui molte uscite discografiche sono eccessivamente digitali, levigate e concentrate sulla perfezione formale, l’approccio dei Mayhemic in questo senso risulta una ventata d’aria fresca. Durante l’ascolto, si percepisce l’entusiasmo e la fame di questi musicisti, elementi che contribuiscono a rendere il disco una vera e propria dichiarazione d’amore per il thrash metal più intransigente e mordace.
Naturalmente, “Toba” non è destinato a rimpiazzare capolavori del calibro di “Terrible Certainty”, tuttavia il suo valore risiede anche nel suo mantenere viva la tradizione e nel rinvigorire la scena contemporanea con una proposta che non accetta compromessi. In un panorama in cui il thrash metal di qualità è merce rara, con nuove realtà spesso superficiali nel songwriting o annacquate nei suoni, oppure con maestri come i Kreator che con la loro proposta hanno ormai preso una piega classic metal ‘da stadio’ e dallo spessore sempre più esiguo, album come questo dimostrano che c’è ancora spazio per una certa creatività all’interno del genere. Soprattutto la tendenza di molte band veterane a seguire una direzione più mainstream o poco elaborata rende ancora più apprezzabile lo spirito dei Mayhemic, che, come i norvegesi Nekromantheon, riescono a rinverdire le regole del thrash metal vecchia scuola con competenza e personalità e a offrire composizioni di grandissimo calibro, come ben dimostra la vorticosa title-track che chiude il disco.
In definitiva, “Toba” è un debutto che ogni amante del thrash metal dovrebbe ascoltare, sia per il suo citazionismo di livello, ma anche e soprattutto per riscoprire le potenzialità di una corrente musicale che può ancora essere rivisitata senza perdere fervore e anima nel processo. Questo è un gruppo che ha tutte le carte in regola per emergere nella scena internazionale.

TRACKLIST

  1. Kollarbone Crushed Neanderthal
  2. Extinction & Mystery
  3. Valley Of The Thundra
  4. Triumph Portrait
  5. Eschatological Symphony
  6. Hazardous Prowler
  7. Olduvai's Lullaby
  8. Toba
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