MEGADETH – Youthanasia

Pubblicato il 11/09/2011 da
voto
8.5
  • Band: MEGADETH
  • Durata: 50:02
  • Disponibile dal: 24/10/1994
  • Etichetta:
  • Capitol Records

Spotify:

Apple Music:

Sicuramente molti di voi rimarranno perplessi della presenza di questo album nella rubrica “I Bellissimi” in quanto, parlando dei Megadeth, sarebbe lecito ritrovarsi subito davanti a un “Rust In Peace”, apice creativo della band e universalmente riconosciuto come capolavoro assoluto dello speed-thrash metal tecnico. Ma a noi di Metalitalia.com non piacciono le cose scontate e non amiamo particolarmente disquisire di temi già trattati abbondantemente da altri (anche se questo non vuol dire che di “Rust In Peace” sul nostro portale non si parlerà mai), prima di aver portato la nostra attenzione su album quasi dimenticati, ma che all’epoca della loro uscita attirarono  l’attenzione di critica e fan decretandone un massiccio successo grazie alla bontà del prodotto e rendendoli quindi di fatto idonei a tutti gli effetti a far parte di questa rubrica. L’alta attenzione e aspettativa creatasi intorno a Dave Mustaine e soci all’alba degli anni Novanta è indubbiamente legata al successo avuto con il già citato “Rust In Peace”, uno di quei casi di lavori “estremi” appartenenti ad uno specifico sottogenere dell’heavy metal che riescono a vendere bene e a scalare le classifiche, portando prepotentemente alla ribalta il nome del gruppo protagonista. I Megadeth sono quindi chiamati a ripetere il successo e per farlo entrano in gioco pressioni dell’etichetta del tempo, la Capitol, la quale a questo punto pretende un prodotto che sappia vendere ed accontentare il grande pubblico, già assuefatto e contagiato dalle sonorità hard’n’heavy dell’epocale “Black Album” dei Metallica del 1991 – uscito quindi un anno dopo il capolavoro del rosso e bizzoso cantante e chitarrista. La band quindi chiama in soccorso il produttore Max Norman, il cui compito è quello di aiutare i Megadeth ad ottenere una maggiore cura per melodie e linee vocali e il risultato di questa collaborazione si chiama “Countdown To Extinction”, album che riscuote un ottimo successo triplicando i buonissimi dati di vendita di “Rust In Peace”. A questo punto Mustaine, Friedman, Ellefson e Menza – ossia la miglior formazione di sempre dei Megadeth sulle scene dal 1990 al 1996 – è intenzionata a rafforzare il proprio successo e sempre con l’aiuto di Norman tenta di scalare nuovamente le classifiche. Il battage pubblicitario intorno al disco è aiutato dalla splendida, criticatissima (e a rischio censura) copertina dello stesso, realizzata dall’affermato disegnatore e musicista (svariate le sue collaborazioni alle tastiere con i Rush) canadese Hugh Syme. In questo senso appare quindi necessario il sacrificio di Vic Rattlehead che, dopo “Countdown To Extinction”, viene estromesso per la seconda volta dalla front-cover di un disco della band e che dovrà aspettare il nuovo millennio per tornare protagonista. A differenza di “Countdown To Extinction” il nuovo lavoro vende meno, ma riesce comunque a diventare disco di platino negli States e d’oro in Canada. A livello stilistico, viene perfezionata la strada intrapresa dal suo predecessore, tanto da essere in grado di sfornare tre singoli epocali che ripsondono al nome di “Reckoning Day”, “Train Of Consequences” e il celeberrimo ” A Tout Le Monde”. I Megadeth elevano ulteriormente il livello di attenzione per le melodie e Mustaine cura mai come prima le proprie linee vocali, riuscendo a fornire forse la sua migliore prestazione di sempre al microfono. I tempi del thrash tecnico di “Rust In Peace” sono dimenticati, ma la classe, la tecnica al servizio della forma canzone e la cura per i dettagli presenti tra questi solchi, fanno di “Youthanasia” un album imprescindibile per qualsiasi appassionato di hard’n’heavy. Un disco che nel 1994 non vende quanto avrebbe potuto, sicuramente anche  a causa dell’invasivo fenomeno grunge, ma che rappresenta una svolta fondamentale e un nuovo punto di partenza per i Megadeth (fino al ritorno al thrash dei giorni nostri), da questo momento in poi sulla bocca di tutti.

TRACKLIST

  1. Reckoning Day
  2. Train Of Consequences
  3. Addicted To Chaos
  4. A Tout Le Monde
  5. Elysian Fields
  6. The Killing Road
  7. Blood Of Heroes
  8. Family Tree
  9. Youthanasia
  10. I Thought I Knew It All
  11. Black Curtains
  12. Victory
4 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.