MEGATON SWORD – Might & Power

Pubblicato il 21/02/2023 da
voto
7.5
  • Band: MEGATON SWORD
  • Durata: 00:39:22
  • Disponibile dal: 24/02/2023
  • Etichetta:
  • Dying Victims Productions

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Il fiorire della corrente nella New Wave Of Traditional Heavy Metal ha finalmente cominciato a prendere piede anche nel vecchio continente, considerato che la tedesca Dying Victims Productions, insieme alla nostrana Cruz del Sur, rappresentano in un certo senso le due etichette di riferimento qui e oltreoceano. La premessa è necessaria per introdurre i Megaton Sword, da Zurigo con furore, tornati a distanza di due anni dal precedente album con un titolo che è tutto un programma: “Might & Power”.
Siamo lontani da altri stilemi della nostra musica che la nazione elvetica ci ha offerto negli anni: il quintetto sfoggia un puro e splendente epic metal d’annata, invecchiato il giusto per non andare in aceto ma perché conservi il sapore di un signor vino. Il moniker è probabilmente uno dei più bizzarri mai sentiti nei nostri dintorni, ma la musica è a nostro avviso una summa di tutto ciò che c’è di bello e buono nei canti sulla Cimmeria di Conan e su guerrieri, potere, intrighi, sangue e morte.
Rispetto al precedente “Blood Hails Steel – Steel Hails Fire”, il quale presentava un lirismo che toglieva spazio alla sanguignità dell’heavy metal, qui troviamo un songwriting evoluto e decisamente più spostato verso lidi appartenenti ai Cirith Ungol e ai Manilla Road, come dimostra sin da subito “The Raving Light Of Day”: l’incedere delle chitarre e il canto stridulo di Uzzy Unchained ci portano subito in un romanzo fantasy eroico. Non per questo i Nostri hanno perso la capacità di creare ritornelli emozionanti come nella successiva “Iron Plans”, uno dei pezzi più riusciti dell’album, caratterizzata da un bellissimo stacco di (quasi) blast beat sulla quale il quintetto inserisce un coro con controcanto. La tripletta iniziale si chiude con “Power”, un inno alla sete di potere e al fatto che per ottenerlo bisogna lordarsi le mani di sangue: un pezzo veramente riuscitissimo, paragonabile ad alcuni dei migliori momenti di Eternal Champion e Visigoth, tra arpeggi di chitarra grezzissimi e commoventi stacchi acustici di Chris The Axe e Seth Angel, il basso martellante quasi in primo piano di Simon The Sorcerer e una specie di sussurro erotico fra voce femminile e growl a mormorare ‘power’ prima dell’assolo.
Sembra di fare veramente un salto nell’enciclopedia dell’epic vecchia scuola anche sulla successiva “Cowards Remain”, con un che di saxoneggiante nel suo tremendo incedere, ma anche nella simil-ballad “Raikaszi”, dedicata a una terra lontana e agognata dai guerrieri di cui i Megaton Sword dipingono le gesta. La cosa bella è come si sente che il quintetto di Winterthur non solo sia in grado di scrivere delle canzoni coinvolgenti, ma pure di suonare benissimo fra sovrincisioni, cori epici ed esplosioni di rabbia contro il mondo come in “Might”, a fare il paio con la precedente “Power” per intitolare l’album. Questa scorribanda si chiude con la ‘romantica’ “Babe Eternal”, accompagnata nella sua intro da una tastiera, dove ben presto l’andazzo romantico si trasforma in una cavalcata dove il cantante abbandona quella voce graffiante alla Tim Baker (Cirith Ungol) per lanciarsi in un cantato pulito che ricorda quasi più Jake Rogers (Visigoth), accompagnandoci nel finale dell’album.
Insomma, gli svizzeri centrano in pieno il punto a cui dovrebbero aspirare molti aspiranti gruppi epic metal là fuori: scrivere ottime canzoni senza troppi elementi confusionari, dirette e ben piazzate, con riff in primo piano e quel tanto di cori che basta per rendere trasognanti i testi. Non a caso, dietro al mastering di questo disco c’è Justin Weis, già noto per il suo lavoro con i leggendari Slough Feg, capace di conferire al tutto quel tocco giusto al disco in modo da renderlo davvero speciale.
Se siete fan di questo genere, “Might & Power” non può non essere il vostro prossimo acquisto e, probabilmente, vi ritroverete in men che non si dica a cantare il ritornello di “Power” mentre andate a rispolverare qualcosa di Howard e di Moorcock da leggere (giustamente) per l’ennesima volta.

“We are brimful of steel and our power is real!”

TRACKLIST

  1. The Raving Light of Day
  2. Iron Plains
  3. Power
  4. Cowards Remain
  5. Raikaszi
  6. All Wicked Schemes Unite
  7. Might
  8. Babe Eternal
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