MEIFU – Haunted Dreams

Pubblicato il 09/07/2024 da
voto
7.5
  • Band: MEIFU
  • Durata: 00:42:54
  • Disponibile dal: 05/07/2024
  • Etichetta:
  • Argonauta Records

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Il quintetto fiorentino dei Meifu affonda con forza le proprie radici nella realtà underground italiana, facendo leva sullo sforzo congiunto di membri ed ex membri di Necromorbid, Vij, Lord Elephant e delle Sorelle Trapasso, e si presenta con un album di debutto (“Haunted Dreams”) che segue di due anni il primo lancinante vagito in forma di demotape.
Prodotto da Argonauta, naturale culla italiana per queste sonorità, il disco è composto da sei brani dalla forte impronta space stoner/doom, raggrumati intorno a un unico ed ipnotico rituale psichedelico, in cui gran parte del fascino sta nella capacità di riconoscere le influenze tradizionali (Black Sabbath, Sleep e Hawkwind) senza tuttavia indulgere in un’eccessiva devozione al suono dei propri ispiratori.
Sin dalla cover art (in cui l’illustratrice Silvicius mescola con cura suggestioni eterogenee, da “Una grande onda al largo di Kanagawa” di Hokusai fino a “Il Paese Incantato” di Jodorowsky), “Haunted Dreams” confonde realtà e sogno, svelandosi con un incipit psichedelico strumentale (“Cubensis”) che presto collassa in “Third Eye Invocation”, le cui linee vocali sono figlie del Paul Chain esoterico di “Alkahest” e “In the Darkness”, mentre le melodie mediorientali che si fanno strada lungo l’omaggio ai Dopelord di “Turkish Kraken” potrebbero essere l’accompagnamento sonoro di un’escursione  attraverso le dune di Arrakis.
Se la musica contenuta in questo album affascina e convince, è il contributo di Mari (Sorelle Trapasso) a costituire un valore aggiunto al progetto, grazie alla sua capacità di muoversi agilmente dai toni sciamanici della “Third Eye Invocation” di cui sopra e “Battle Of Chapultepec” (una versione ovattata degli High On Fire di “Surrounded by Thieves”) fino al più tradizionale cantato doom (“Steerpike”, il brano migliore del lotto e un potenziale singolo, dove i Blood Ceremony più hard rock accompagnano idealmente una stregonesca Patti Smith).
Alla fine, si riprende tutti la strada di casa, ancora storditi dagli incensi respirati durante la cerimonia, con l’ondeggiare elettrico di “So Magic” (già proposto nel demo d’esordio e qui rivisitato dall’ottimo lavoro di Lorenzo Bellia degli Audiovolt Studio, bravo a colorare le chitarre con una brillantezza che le avvicinano a quelle dei Windhand), un epilogo che sfrutta tutta l’esperienza della sezione ritmica, tra cambi d’atmosfera e improvvise rarefazioni che ricordano i recenti esperimenti dei Messa.
“Haunted Dreams” è, in definitiva, un esordio insidioso, che lascia che l’ascoltatore vi si addentri per poi disorientarlo, sedurlo e celargli per sempre la via d’uscita. Coraggio, lasciatevi imbrigliare.

TRACKLIST

  1. Cubensis
  2. Third Eye Invocation
  3. Turkish Kraken
  4. Steerpike
  5. Battle Of Chapultepec
  6. So Magic
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