6.0
- Band: MÉLANCOLIA
- Durata: 00:36:49
- Disponibile dal: 21/04/2023
- Etichetta:
- Nuclear Blast
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Escono quasi dal nulla, i Mélancolia: la band australiana si è formata giusto nel 2022 e si è fatta notare con il singolo “Horror_Ethereal”, riuscendo in breve tempo sia a suonare con i Thy Art Is Murder nel loro show celebrativo ‘Decade of Hate’ che a strappare un contratto con Nuclear Blast, felice di mettere sul mercato una band blackened deathcore quando il genere è sulla bocca di tutti.
Colpisce molto il look della band, che pare uscito da una serata goth a caso, in contrasto con un deathcore sinfonico e sulfureo dall’affilatissima e moderna produzione.
Il singolo e brano apripista di questo “HissThroughRottenTeeth” riesce ad inquadrarne sufficientemente il sound, come già detto perfettamente in linea per cavalcare il moto ondoso prodotto dai Lorna Shore, reggendosi in questo caso più su blastbeat serratissimi e demonici riff black metal più che su partiture sinfoniche o breakdown che ribollono dal Sottosopra di “Stranger Things”.
Tra i brani che ci hanno colpito possiamo consigliare “When Shovels Drag on Concrete”, con un ottimo dinamismo tra le parti deathcore più lente e la svolta veloce ed aggressiva, mentre “[Inure]” riesce a giocare bene in territorio dark con le sue atmosfere cupe ed il cantato spettrale. Gli australiani tentano di variare la formula qua e là virando saltuariamente verso groove, nu-metal ed industrial ma, nonostante gli otto brani siano assemblati con cura e lascino trasparire una certa maturità compositiva, va detto che l’ascolto complessivo non lascia molto, scivolando tra il generico (soprattutto per le vocals tra Cradle Of Filth e The Black Dahlia Murder) e quella sensazione un po’ sgradevole del vedere dei cloni dei Coal Chamber alle prese con il black melodico.
Se i Mélancolia sulla carta potevano attrarre tutti coloro che non reggono il lato più esagerato ed ipertrofico del deathcore con la megaproduzione Nuclear Blast e un’estetica decisamente sopra le righe, si bruciano nettamente l’opportunità. La tempistica è giusta, insomma, ma quando ci si mette contro una nuova generazione di fenomeni lo scontro diretto può essere impietoso.