MELVINS – Freak Puke

Pubblicato il 21/06/2012 da
voto
7.0
  • Band: MELVINS
  • Durata: 00:42:14
  • Disponibile dal: 05/06/2012
  • Etichetta:
  • Ipecac Recordings

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Siccome sono tornati ad usare una sola batteria – e vi è ampio uso del contrabbasso (sia pizzicato che suonato ad arco) – King Buzzo e soci hanno pensato bene di mettere il suffisso “Lite” al loro nome, come se fosse una qualche presa per il culo. Come se sia realmente possibile e immaginabile un lavoro dei Melvins in formato “leggero”. Ma per piacere. I Melvins possono ridurre il loro arsenale e mischiare le carte in tavola quanto gli pare, ma la realtà dei fatti è e sarà sempre una, ovvero che saranno sempre mille volte più pesanti e folli del novanta percento della musica heavy che c’è in giro. Come da copione, “Freak Puke” è l’ennesima presa per il culo che i Melvins hanno rifilato al mondo e spiattellato in faccia a tutto e a tutti, e sempre per il solito assurdo motivo: ovvero che questa band, anche quando cazzeggia, anche quando si diverte a fare casino, a improvvisare e trastullarsi con qualunque assurda idea gli passi per il cervello, risulta sempre incredibilmente fresca e geniale. Non importa cosa Buzzo e Crover decidano di fare, non importa con quale superficialità o sprezzante cazzonaggine decidano di farla e non importa neanche se si mettono a comporre musica “seria” e ragionata o meno. Ormai nulla importa più, a parte il fatto che qualunque cosa questi due producano, questa ha sempre un innegabile tocco di genio e una tipicità che non trova eguali. Il riff iniziale di “Baby, Won’t You Weird Me Out” probabilmente sarà venuto in mente a Buzzo mentre era seduto sulla tazza del cesso e si sente che è quasi un tic, come il più istintuali dei gesti. Ma, la realtà dei fatti è, ancora una volta, che un riff così semplice, perfetto e dannatamente groovy, solo uno come il Re in persona poteva partorirlo. E “Freak Puke” si srotola più o meno tutto su queste note, tra punk rock giocherellone e ultra pesante, freak rock deforme e una montagna di groove ed ecclettismi compositivi di ogni sorta. Trevor Dunn (altro squilibrato dal talento non di questo mondo) ovviamente non fa che far  lievitare la soglia di delirio totale del disco a liveli quasi inaccettabili e per la prima volta in anni si scorge nell’attitudine chitarristica e compositiva di Buzzo il folle seme dei Fantomas, tanto egli si spinge assolutamente incurante di qualsiasi forma o regola, oltre lo sludge metal, oltre l’hardcore e oltre il noise rock, nel territorio dell’avanguardia pura e della free-form più totale. Territorio ai quali i Melvins non sono affatto estranei e nel quale è possibile scorgerli spesso e volentieri. Insomma, fanno anche incazzare per la semplicità inaudita con cui riescono a fare un lavoro dalla qualità elevatissima, semplicemente cazzeggiando e registrando qualunque porcheria gli passi per il cervello. Questo è veramente un lusso riservato a pochi. Nulla di nuovo dunque, altro album interessantissimo sbattutoci in faccia con una nonchalance e una semplicità da veri paraculi, che non hanno paura di nulla e di nessuno e che ormai sono come immuni a qualunque caduta di stile.

TRACKLIST

  1. Mr. Rip Off
  2. Inner Ear Rupture
  3. Baby, Won’t You Weird Me Out
  4. Worm Farm Waltz
  5. A Growing Disgust
  6. Leon vs. The Revolution
  7. Holy Barbarian
  8. Freak Puke
  9. Let Me Roll It
  10. Tommy Goes Beserk
1 commento
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