MEMORIAM – The Silent Vigil

Pubblicato il 17/03/2018 da
voto
6.5
  • Band: MEMORIAM
  • Durata: 00:49:29
  • Disponibile dal: 23/03/2018
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Nella recensione del debut album “For The Fallen”, ci eravamo augurati che i Memoriam si concedessero un po’ più di tempo per scrivere il suo successore. Quel disco era stato composto in preda ad un grande fervore, vuoi perchè Karl Willetts voleva omaggiare l’amico Martin “Kiddie” Kearns nel più breve tempo possibile, vuoi perchè i britannici, grazie anche ad un demo ben riuscito, erano visti da più parti come i naturali eredi dei Bolt Thrower, con tanto di hype alle stelle. Le aspettative erano insomma alte, così come era enorme la fame dei seguaci della compianta death metal band britannica, la quale, pur rimanendo relativamente attiva sino allo scioglimento, come noto mancava all’appuntamento con il disco in studio dal lontano 2005. La fretta, tuttavia, come prevedibile, giocò qualche scherzo ai Memoriam, che arrivarono alle registrazioni con del materiale francamente lontano dalla perfezione, anche se per lo più godibile. Si sperava dunque che con “The Silent Vigil” il quartetto trovasse la cosiddetta quadratura del cerchio, tuttavia, a dispetto di quanto ci si era augurati, il disco giunge tra noi ad esattamente un anno dall’uscito del debut, ribadendo come ai Memoriam non piaccia affatto attendere e valutare bene le proprie mosse. “The Silent Vigil” propone un lotto di brani mediamente più lunghi e pesanti rispetto a quelli facenti parte di “For The Fallen”, denotando quindi una certa evoluzione nel sound del gruppo, ma varie pecche strutturali si rintracciano anche qui e queste finiscono per inficiare la riuscita e la digeribilità dell’opera. Forse l’intermittente brillantezza del songwriting della formazione non dovrebbe sorprendere troppo, anche considerato il poco tempo che la band si è concessa per scrivere; dopo tutto, Scott Fairfax è sì un discreto chitarrista e compositore, ma coloro che hanno sempre confezionato la musica dei Bolt Thrower non fanno parte di questa band. Insomma, forse non si dovrebbe pretendere che i Memoriam seguano le stesse orme dei colossi inglesi o che si attestino sui medesimi livelli qualitativi, quando nelle loro fila non militano Barry Thomson, Jo Bench e Gavin Ward. L’unico vero punto di contatto fra le due formazioni, oltre al drumming del veterano Andy Whale, è la voce di Karl Willetts, la quale, tra l’altro, continua inevitabilmente ad apparire come quella di un uomo di cinquant’anni che per tutta la sua vita ha urlato senza curare particolarmente la tecnica. Sul fronte potenza e profondità vi è insomma poco da pretendere, anche se il frontman ce la mette tutta, cercando anche di variare leggermente intonazione in alcuni passaggi. I veri difetti del disco tutto sommato sono altrove: alcune strutture macchinose, un po’ di riff insipidi, una capacità di sintesi non eccelsa. La tracklist parte maluccio, con la contorta “Soulless Parasite”, e si riprende bene con due midtempo arcigni come “Nothing Remains” e “From The Flames”, che a livello stilistico si affidano alla ormai solita miscela di Bolt Thrower e Benediction, più una punta di Unleashed in questo caso. Poi è un succedersi di episodi più o meno riusciti, fra spunti che colpiscono il bersaglio e altri che invece si perdono senza una direzione precisa, inseriti in strutture poco chiare. A conti fatti, proprio come “For The Fallen”, “The Silent Vigil” pecca involontariamente di presunzione, presentandoci una band indubbiamente genuina ed entusiasta, ma anche poco consapevole dei propri limiti. Comporre con più calma dovrà diventare imperativo se i Memoriam vorranno dare un senso alla loro carriera e puntare davvero in alto.

TRACKLIST

  1. Soulless Parasite
  2. Nothing Remains
  3. From the Flames
  4. The Silent Vigil
  5. Bleed The Same
  6. As Bridges Burn
  7. The New Dark Ages
  8. No Known Grave
  9. Weaponised Fear
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