8.0
- Band: MESHUGGAH
- Durata: 00:50:00
- Disponibile dal: //2002
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
Il caos è di nuovo tra noi! A circa quattro anni di distanza dalla pubblicazione del monumentale “Chaosphere”, fanno la la loro ricomparsa i Meshuggah, la band cyber thrash per eccellenza. Lasciata da parte la ferocia e le strutture ultra complesse e claustrofobiche che avevano reso celebre il succitato album, gli svedesi pubblicano questo “Nothing” che, pur non spendendo una singola nota all’insegna dell’orecchiabilità, si colloca alcuni gradini più in basso rispetto al suo predecessore in termini di aggressione sonora. La band ha fatto un piccolo passo indietro – forse conscia del fatto che comporre un disco più claustrofobico di “Chaosphere” avrebbe forse potuto portare ad un vicolo cieco – scrivendo un album che potrebbe essere collocato, musicalmente parlando, tra la loro penultima fatica e il capolavoro assoluto “Destroy Erase Improve”. Le ritmiche e la struttura dei brani sono qualcosa di inumano, ma qua e là si avvertono spunti vagamente melodici mutuati dai primi lavori della band che stemperano leggermente quel che appare come l’impenetrabile tessuto sonoro costituito dai riff impossibili partoriti dalle chitarre di Frederick Thordendal e Marten Hagstrom. La band, purtroppo, sembra aver perso un po’ la carica assassina che la caratterizzava: sono quasi assenti infatti le parti in cui il quintetto accantonava per un attimo le strutture iper compresse per lanciarsi in assalti thrash che davano un po’ di respiro alle composizioni. Ci troviamo davanti a dieci brani per certi versi accostabili agli episodi più riflessivi di “Chaosphere” – ci riferiamo a brani come “New Millennium Cyanide Christ” o “Neurotica” – dove le ritmiche sono quasi sempre cadenzate e intricatissime e una grossa importanza viene data alle corrosive vocals di Jens Kidman. La violenza propriamente detta è quindi un po’ scemata, ma tutte le composizioni sono di altissimo livello, ispiratissime e folli, nella miglior tradizione meshugghiana (“Straws Pulled At Random” è, per chi scrive, uno dei brani dell’anno)! E’ incredibile quanto questi ragazzi siano convinti di quello che fanno, noncuranti delle mode e totalmente refrattari a qualsiasi tipo di concessione alla commercialità. Persone da ammirare e da supportare in maniera assoluta, che portano avanti il loro discorso musicale con coerenza e successo, alla faccia di tante altre realtà che invece tendono sovente a piegarsi alle richieste di mercato. Questi sono i Meshuggah, una band semplicemente inimitabile.