MESSA – Live At Roadburn

Pubblicato il 22/04/2023 da
voto
7.5
  • Band: MESSA
  • Durata: 00:37:42
  • Disponibile dal: 07/04/2023
  • Etichetta:
  • Svart Records

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Tirando la volata a “Close”, la cui eco non si è ancora – giustamente – spenta a distanza di un anno circa dalla sua pubblicazione, “Live At Roadburn” ne vuole essere una sua (parziale) rappresentazione dal vivo, in uno dei contesti più prestigiosi che una metal band possa attualmente trovare. Il Roadburn Festival, considerate anche le sonorità stoner/doom di partenza della formazione veneta, costituisce un palcoscenico prediletto per gruppi di tale matrice, sia per il tipo di pubblico che vi partecipa, che per il carattere speciale che spesso prendono le esibizioni in questa manifestazione.
I Messa, in questo live registrato proprio alla prima edizione post-pandemica dell’happening olandese, non sono andati là per suonare una data di routine, visto che pr l’occasione si sono contornati di alcuni membri esterni per rendere al meglio le atmosfere di “Close”. Sul palco, assieme al nucleo principale della band, vi erano infatti Giorgio Trombino (oud, duduk, sassofono), Alex Fernet (mandolino, chitarra acustica), Blak Saagan (sintetizzatori), con l’obiettivo di non far perdere nulla dei calibrati esotismi uditi su disco.
Ascoltando le quattro tracce del live (ci chiediamo perché non vi sia l’esibizione nella sua interezza, a dirla tutta), si capisce com sia stato un concerto di grandi emozioni, capace di regalare vibrazioni rare, e un momento in cui si è percepito chiaramente di avere davanti un manipolo di musicisti in stato di grazia. Mettendo a confronto le versioni in studio e quelle del live, sono le seconde a vincere il confronto, e di certo non perché i brani presenti su “Close” fossero in qualche modo frenati nelle loro potenzialità. Molto semplicemente, tutti i tasselli che compongono il fitto mosaico del suono-Messa vengono esaltati, illuminati, ingigantiti in “Live At Roadburn”: la calda delicatezza della voce, il riverbero denso delle chitarre, i fragranti inserti di tutto ciò che non è rock o metal, il modo in cui questi strumenti interagiscono, fanno preferire queste versioni a quelle già ottime contenute nell’album uscito nel 2022.
Non vi sono dettagli a spiccare rispetto ad altri, mentre è evidente come la preparazione all’evento sia stata assai meticolosa, perché quelle che potevano risultare come delicate alchimie da studio, sul palco del Roadburn vengono riportate con ancor maggior trasporto, lasciando in alcuni punti col fiato sospeso, tanta è l’emozionalità suscitata. Pensiamo ad esempio alla nenia mediorientale che troviamo in apertura di “Pilgrim”, o al zompettare folk nella seconda metà di “0=2”, con il sax a danzare febbrile tra i suoni sghembi di chitarre e sezione ritmica. Anche a volumi più grossi e pressanti, rientrando pienamente su territori metal, la fluidità e la minacciosità sabbathiana sono di prim’ordine, confermando la naturalezza dei Messa nel passare facilmente da un registro all’altro.
Chi ha amato “Close” troverà qui ulteriori motivi di interesse, se si ha ancora poca dimestichezza coi Messa l’ascolto di queste tracce potrebbe addirittura convincere ad avvicinarsi al gruppo ancor più che le sue uscite in studio.

 

TRACKLIST

  1. Suspended
  2. Orphalese
  3. 0=2
  4. Pilgrim
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