8.5
- Band: METAL CHURCH
- Durata: 00:41:46
- Disponibile dal: 06/10/1986
- Etichetta:
- Elektra Records
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This album is respectfully dedicated to Cliff Burton.
Questa dedica commovente, rivolta ad uno dei musicisti più influenti della musica contemporanea, spicca a chiare lettere sulla busta interna del vinile di “The Dark”. Rilasciato il 6 ottobre del 1986, il secondo capitolo firmato dai Metal Church presenta alcune differenze significative nei confronti di quanto udito sul suo illustre predecessore. Il logo del gruppo rimane immutato, ma l’iconica chitarra zombie ha lasciato posto all’immagine di una casa inquietante, degna dei più caratteristici horror movie in voga in quel periodo. Accedendo al suo interno, veniamo accolti da dieci episodi avvolti da un songwriting sorprendentemente maturo, inspessito da una produzione nitida e potente. L’esordiente Terry Date, il quale otterrà in seguito il meritato successo grazie all’inimitabile impronta conferita a “Badmotorfinger” dei Soundgarden e “Vulgar Display Of Power” dei Pantera, viene sostituito in cabina di regia dal rodato Mark Rodson. Reduce dall’esperienza maturata con giganti del calibro di Roger Daltrey, Judas Priest, Joan Jett e mille altri, il navigato professionista conia un sound complessivamente levigato e corposo, pur mantenendo intatta la straordinaria potenza profusa sino ad allora dal combo statunitense. Da non sottovalutare, inoltre, la rapida maturazione del compianto David Wayne, straordinario artefice di una performance canora eclettica e cangiante. Il frontman utilizza tutti i colori disponibili sulla sua tavolozza, spaziando con sorprendente agilità dai consueti vocalizzi ispidi a inedite incursioni in territori melodici. Chiunque sia convinto che i Metal Church siano scesi ad eccessivi compromessi con il music business rimarrà a bocca aperta, dopo essere stato travolto da alcuni esempi devastanti di purissimo speed metal a stelle e strisce. Schegge affilate come “Psycho”, “Line Of Death”, “Western Alliance” e “Ton Of Bricks” viaggiano ad una velocità supersonica, pur evidenziando un marcato afflato melodico. Quest’ultima traccia viene principalmente ricordata per la sua inclusione nella colonna sonora del film “La Fine Del Gioco”, nel quale troviamo come protagonista principale il celebre attore Charlie Sheen. L’intensa ed emozionante ballata “Watch The Children Pray” compie l’ardua impresa di perfezionare il discorso inaugurato nell’omonimo esordio con “Gods Of Wrath”. Al contempo, i cinque musicisti ampliano senza timore i propri orizzonti sonori, plasmando un paio di incendiari anthem come “Start The Fire”, gagliarda cavalcata degna dei migliori Accept, e “Method To Your Madness”, splendidamente rivestita da chiaroscuri chitarristici e da un ritornello indimenticabile. Un sensibile manto oscuro ed introspettivo avvolge la sinistra title-track, mentre l’arzigogolata “Burial At Sea” prelude alla svolta progressiva inaugurata sul seguente, ed altrettanto splendido, “Blessing In Disguise”. Nel bel mezzo del celebre Damage Inc. Tour in compagnia di Metallica ed Anthrax, il chitarrista Kurdt Vanderhoof decide di gettare la spugna ed il suo posto verrà prontamente occupato in un primo tempo da Mark Baker e successivamente da John Marshall. L’improvviso forfait di David Wayne, ufficializzato nel 1988, getterà una pesante ombra sul futuro dei Metal Church ma, in men che non si dica, i nuovi protagonisti rinasceranno avvolti in una nuova ed elegante veste. Fine del primo atto.