6.5
- Band: METHEDRAS
- Durata: 00:26:22
- Disponibile dal: 14/04/2006
- Distributore: Andromeda
Spotify:
Apple Music:
Nella scena death thrash tricolore i Methedras occupano un posto ditutto rispetto. Questo “The Worst Within”, loro secondo album, è li adimostrarlo. I nostri non inventano assolutamente niente, ma la loroproposta viene suonata con estrema convinzione ed anche il songwriting,seppure migliorabile, non da segni di cedimento lungo tutta la duratadel lavoro. L’album è composto di sette tracce inedite, tre live videorisalenti all’esibizione dei ragazzi a Wacken nel 2004 e un making of,il tutto all’interno di un packaging professionale ed all’altezza dellasituazione. Il death thrash del quintetto milanese è influenzatopesantemente da Testament, Death e Death Angel, come si evince sindall’iniziale “Free To Hate”: i ritmi sono sempre piuttosto sostenuti,grazie anche ad una sezione ritmica davvero precisa e potente compostada Andrea Bochi al basso e Parla alla batteria (quest’ultimorecentemente sostituito da Gregorio Ferrarese). Molto buono anche illavoro delle chitarre, soprattutto la solista e davvero ottima la provadietro al microfono di Claudio Facheris, vera belva assatanata. Ildifetto maggiore delle tracce sta in un certa uniformità di fondo chelimita il potenziale dei ragazzi. La band appare a volte poco matura,rifugiandosi dietro stilemi che fanno parte dell’abc del generepiuttosto che provare ad osare di più, date le potenzialità. Comunquesia “The Worst Within” è un album più che dignitoso che aiuterà disicuro i Methedras a guadagnarsi il rispetto che meritano all’internodi una scena piuttosto affollata. Il consiglio è di dar loro unapossibilità e soprattutto seguirli dal vivo, dove hanno sempredimostrato di essere delle vere e proprie macchine da guerra.