7.0
- Band: METSATOLL
- Durata: 01:08:01
- Disponibile dal: 01/01/2005
- Etichetta:
- Nailboard Records
Spotify:
Apple Music:
Zitta zitta anche l’Estonia, l’ultimo dei paesi baltici ad affacciarsi alla scena metal estrema, si fa sentire con pochi ma buoni gruppi. Prima con i marziali Loits, ora con i Metsatoll dediti a quel folk metal che cerca di seguire disperatamente il trend lanciato dagli ormai celebri Finntroll. Il risultato è più che convincente e questa impressione viene confermata dalla vittoria all’estone Music Awards 2005 nella categoria metal/punk. Non che ci sia una gran concorrenza, potrebbe malignamente affermare – e non a torto – qualcuno, ma la bontà dell’album non va messa in discussione. L’inizio è molto atmosferico, con un bell’arpeggio eseguito da un classico strumento a corda baltico, già utilizzato ampiamente dai lettoni Skyforger. C’è tanta atmosfera festosa e paesana, tanto da rievocare un divertito banchetto barbarico in cui birra e selvaggina di certo non mancavano. Una musica da festa, ma che all’occorrenza sa trasformarsi in feroce metal barbaro e grezzo. A volte i ritornelli cantati in voce pulita suonano un po’ troppo sforzati e ossessivi ma il gioco regge, seppur su un delicato equilibrio. Ci sono tre o quattro capitoli davvero degni di nota, mentre il grosso del minutaggio passa via liscio e regala qualche momento di puro godimento. Meglio dei Trollfest, giusto per fare un paragone, ma ancora troppo lontani dai geniali Finntroll, un gruppo copiato da tanti ma eguagliato da nessuno. Gli esperti della scena baltica non devono lasciarsi scappare questo album, presentato in un formato promozionale eccelso dalla misconosciuta Nailboard Records, etichetta che sembra non badare a spese per lanciare questo gruppo dal futuro piuttosto roseo. Complimenti.