5.0
- Band: MICHAEL HARRIS
- Durata:
- Disponibile dal: /01/2004
- Etichetta:
- Lion Music
- Distributore: Frontiers
Quinto lavoro solista per Michael Harris, che in “Words Collide” si cimenta per la prima volta dietro il microfono, con risultati fortunatamente non troppo malvagi. Coadiuvato dal solo fratello Brian alla batteria, necessariamente rivoluziona il suo approccio compositivo in funzione della forma canzone, limitandosi in quanto a virtuosismi, proprio quello che era il tratto distintivo della sua discografia precedente. Fondendo metal, hard rock, interludi classici e passaggi funky jazz, l’album scorre via abbastanza facilmente, nonostante la penna di Michael in diversi frangenti non sia delle più ispirate. Un sound purtroppo derivativo, come si evince dalla titletrack, nella quale figura un intermezzo jazzato che non può non richiamare il vecchio repertorio di Joe Satriani, mentre episodi acustici quali Myopia” e “Mandy Slang” risultano alquanto insipidi ed autoindulgenti. Anche quando i tentativi investono strutture dilatate (“The Cozmic Desert”), il risultato pecca di organicità, risultando un pastrocchio male assemblato. Come accennato in sede di precedenti recensioni Michael Harris, nonostante un’eccellente padronanza dello strumento, è artefice di un sound ultradatato sulla cui spendebilità commerciale è lecito avanzare dubbi. “Words Collide” in fondo altro non è che la personificazione di tale contraddizione.