MICHAEL SCHENKER GROUP – Universal

Pubblicato il 27/05/2022 da
voto
7.5
  • Band: MICHAEL SCHENKER
  • Durata: 00:52:20
  • Disponibile dal: 27/05/2022
  • Etichetta:
  • Atomic Fire

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Michael Schenker, cinquant’anni di carriera festeggiati proprio quest’anno, sta passando una fase estremamente prolifica nella sua vita artistica. Complice il sodalizio stretto con Nuclear Blast prima e poi con la nuova Atomic Fire, il chitarrista tedesco ha iniziato a sfornare album con cadenza quasi annuale: prima gli episodi del Michael Schenker Fest, che vedevano la partecipazioni dei vari cantanti avvicendatisi nei MSG nel corso degli anni, poi “Immortal” e ora il nuovo “Universal”, che vede ancora Schenker affiancato da una lista di ospiti e collaboratori di alto profilo. “Universal” mantiene una certa continuità con il precedente lavoro in studio degli MSG e ne conferma gran parte della squadra di lavoro: ancora una volta Schenker viene affiancato da Micheal Voss nel ruolo di produttore e co-autore e allo stesso modo troviamo anche Ronnie Romero, il cantante cileno scoperto da Ritchie Blackmore ed impegnato oggi in un numero esorbitante di progetti. Se, però, all’epoca di “Immortal”, ci era parso che Schenker avesse perso un po’ del suo smalto, dando vita ad un lavoro di buona fattura ma non così esaltante, questa volta la sei corde del chitarrista tedesco ci sembra più a fuoco ed efficace: “Universal” è un lavoro di qualità, in linea con la carriera degli ultimi anni di Schenker, ma baciato da una maggiore ispirazione, che lo rende particolarmente accattivante per i suoi fan. Si parte molto bene con “Emergency” ed “Under Attack”, due canzoni molto classiche, in pieno stile MSG, potenti ed energiche, ben interpretate dalla voce graffiante di Romero, ma è con “A King Has Gone” che arriva la prima sorpresa. Nata come un esplicito omaggio ai Rainbow (con tanto di ospiti del calibro di Bobby Rondinelli, Bob Daisley ed addirittura lo storico tastierista Tony Carey), questa canzone rappresenta uno dei punti più alto dell’intero album, sia per la splendida trama strumentale, sia per la performance di un altro ospite d’eccezione come Michael Kiske, che presta la propria voce setosa a fare da contraltare a quella più ruvida ascoltata nei brani di Romero. Si prosegue con “The Universe”, che vede un duetto tra Romero e il buon vecchio Gary Barden, mentre arriviamo ad un altro ottimo episodio con “Wrecking Ball”, brano tagliente e veloce caratterizzato dalla voce, qui particolarmente graffiante, di Ralf Scheepers. Leggermente meno scintillante la seconda parte dell’album, con l’esclusione dell’epica e maestosa “Sad Is The Song”, ma nulla che possa incidere in maniera negativa su un ritorno assolutamente positivo e degno di essere ascoltato dall’inizio alla fine. Una nota finale, infine, proprio su Michael Schenker, che punteggia tutto l’album di assoli suonati con la consueta maestria.
Come abbiamo avuto modo di scrivere anche all’indomani del recentissimo tour del biondo chitarrista, ci sembra evidente come Schenker non abbia assolutamente intenzione di appendere la chitarra al chiodo: la sua vena compositiva è ancora viva e pulsante e, pur sottostando ad una tabella di marcia sorprendente per gli standard odierni, i risultati sono sempre tra il buono e l’ottimo. Quest’anno abbiamo avuto modo di spendere parole lusinghiere per il ritorno di Rudolf Schenker e dei suoi Scorpions e di certo Michael non è uno che ama arrivare secondo, soprattutto rispetto a suo fratello. A noi non interessa decretare vinti e vincitori, vogliamo solo ascoltare ottime canzoni e ne abbiamo avute parecchie da entrambe le parti. Dunque tagliamo la testa al toro: un bel pareggio e palla al centro!

 

TRACKLIST

  1. Emergency
  2. Under Attack
  3. Calling Baal
  4. A King Has Gone
  5. The Universe
  6. Long Long Road
  7. Wrecking Ball
  8. Yesterday Is Dead
  9. London Calling
  10. Sad Is The Song
  11. Au Revoir
  12. Turn Off The World (bonus track)
  13. Fighter (bonus track)
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