7.5
- Band: MISCREANCE
- Durata: 00:13:25
- Disponibile dal: 18/12/2020
- Etichetta:
- Danex Records
Spotify:
Apple Music:
Uscito originariamente come demo su cassetta e digitale nella primavera del 2018, “From Awareness to Creation”, prima opera dei Miscreance, viene ora ristampata in vinile dalla neonata etichetta fiorentina Danex Records. Senza timore di venire smentiti, parliamo di uno dei migliori lavori partoriti dal circuito underground tricolore negli ultimi anni, esordio di una formazione giovanissima che ha davvero le carte in regola per imporsi all’attenzione di un pubblico ben più vasto di quello nazionale. Scorrendo la breve tracklist di “From Awareness…” ci si trova al cospetto di una proposta a stretta caratterizzazione techno-thrash/death che riesce a esprimere al meglio tanto l’indiscutibile padronanza strumentale del gruppo, quanto un’energia e un’irruenza tangibili, elementi, questi ultimi, assolutamente benaccetti in una corrente musicale che talvolta, soprattutto in tempi recenti, trova nella fredda composizione il suo limite. Non è il caso appunto dei Miscreance, che si servono continuamente di un riffing di chitarra vorticoso e straordinariamente orecchiabile per condurci attraverso canzoni che hanno il pregio di coniugare cambi di tempo e finezze con un impatto fresco, che viene sempre messo a fuoco con nitida disciplina partendo da una sana attitudine thrash. Il quintetto, del resto, affonda le proprie radici nella scuola dei tardi anni Ottanta e dei primi Novanta, dove una genuina esuberanza e una resa sonora organica e ‘vera’ facevano sì che anche i dischi dall’impronta progressive non risultassero quasi mai freddi, distaccati o privi di feeling. Il lavoro contiene solo quattro tracce, ma è certamente apprezzabile la cura del dettaglio che pervade la tracklist, a testimonianza di quanto sia pregevole il background in possesso della band, qui ispiratissima nel miscelare influenze che vanno da Sadus e Death a Nocturnus e primi Invocator, per un risultato finale che può senza dubbio ricordare anche i recenti exploit dei cileni Ripper. Brani come “Alchemy”, “Abreaction Trauma” e “Cryogenic Dream” rivelano tutta l’energia positiva e la personalità di una band meritevole molto più di un fugace ascolto. Lecito attendersi a questo punto un adeguato debutto sulla lunga distanza, il quale fra l’altro sembra proprio essere in dirittura d’arrivo.