MISERY INDEX – Discordia

Pubblicato il 23/05/2006 da
voto
7.5
  • Band: MISERY INDEX
  • Durata: 00:33:10
  • Disponibile dal: 22/05/2006
  • Etichetta:
  • Relapse Records
  • Distributore: Self

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Nel loro secondo full-length troviamo tutti gli elementi che compongono la musica dei Misery Index: il grindcore, che trova spazio nei momenti più veloci e oltranzisti, il death metal, che trasuda nelle strutture articolate e nei tecnicismi inclusi in molti di questi nuovi brani, e l’hardcore, la cui influenza viene a galla soprattutto nelle dinamiche ripartenze e a livello vocale, con un Jason Netherton che urla a squarciagola i suoi slogan contro lo stile di vita del popolo americano e la sua tristemente celebre classe politica. Sino ad oggi la band è stata quasi più vicina al mercato grind per la schiettezza e l’incisività di buona parte della sua vecchia produzione, ma questa volta le categorie non contano, ce n’è davvero per tutti i gusti e i Misery Index dimostrano di essere un progetto valido in ognuna delle sue forme espressive. Un lavoro vario e diversificato come questo tende anche a spiazzare l’ascoltatore, ma, confidando nella poliedricità di chi si avvicina ad esso, il quartetto del Maryland ha dato alle stampe un disco completo e altamente espressivo. Gli estremi di questo lavoro provengono da due tracce in particolare: la devastante opener “Unmarked Graves” (probabilmente il brano migliore composto fino ad ora dai nostri), che non sfigurerebbe affatto nei dischi più riusciti dei Napalm Death, e la title track, composizione lenta e deprimente, quasi di stampo death-doom, forte persino di un assolo malinconico che mai ci saremmo aspettati dalla band! La cosa pregevole di “Discordia” è che non viene mai a noia: non è per nulla prolisso e non ci induce mai a saltare una traccia poichè la sorpresa – ovvero il cambio di tempo assassino o lo stacco groovy da mosh pit – è costantemente dietro l’angolo. Forse il debut “Retaliate” poteva contare su una tracklist più catchy e immediata, ma è fuori discussione che in un genere dove la banalità la fa spesso da padrona, i Misery Index stiano continuando ad ottenere ottimi risultati. Segnatevi questo nome.

TRACKLIST

  1. Unmarked graves
  2. Conquistadores
  3. Outsourcing jehovah
  4. Breathing pestilence
  5. Meet reality
  6. Sensory deprivation
  7. The meduse stare
  8. Dystopian nightmares
  9. Discordia
  10. Pandemican
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