MISÞYRMING – Með hamri

Pubblicato il 20/12/2022 da
voto
8.0
  • Band: MISÞYRMING
  • Durata: 00:43:34
  • Disponibile dal: 16/12/2022
  • Etichetta:
  • Norma Evangelium Diaboli

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Dopo una serie di esordi entrati nel moderno libro del black metal per la loro capacità di piegare la dissonanza e la destrutturazione in modo impulsivo e anarchico, i maggiori esponenti della scena islandese hanno intrapreso un percorso che, a poco a poco, li sta indirizzando verso un linguaggio musicale sempre più rifinito e decifrabile. Un ‘tradimento’, come di sicuro sarà stato scritto o asserito da qualche parte, che vede nei Misþyrming una delle sue massime incarnazioni (specie dopo l’improvvisa dipartita degli Svartidauði e la mancanza di aggiornamenti sul fronte Sinmara), riaffacciatisi con la consueta mancanza di proclami sul mercato con un’opera coerente al desiderio di rinnovarsi e di esplorare nuove nicchie espressive del precedente, apprezzatissimo “Algleymi”, del quale però – nel 2022 – i ragazzi islandesi fanno tesoro senza l’intenzione di riproporne pedissequamente lo stile e le atmosfere.
Annunciato e pubblicato nel giro di poche settimane come da consuetudine della Norma Evangelium Diaboli, “Með hamri” vede infatti la creatura del cantante/chitarrista D.G. protagonista di un’inaspettata riscoperta di certe sonorità vecchio stampo e di un ulteriore snellimento delle strutture rispetto al recente passato, due caratteristiche che nel corso della tracklist fungono comunque da base per un eclettismo indomito che sovente assurge a folgorante manifestazione di quel senso di libertà proprio dell’Arte più sincera e pura. L’opener/title-track, con il suo attacco a metà strada fra i Kreator di “Pleasure to Kill” e i Watain di “Rabid Death’s Curse”, è una frustata tanto sprezzante quanto esaltante, e setta immediatamente la tensione su un livello di guardia che, dopo il dispiegamento di finezze e melodie del suddetto album del 2019, non ci saremmo aspettati di tenere sotto controllo, con il nuovo ingresso alla batteria M.S. (ex Svartidauði) parte integrante di un suono ricco, virtuoso, ma mai così aggressivo e diretto. A questo punto, dopo sei minuti in grado di fare da raccordo fra quarant’anni di storia di metal estremo, fra la potenza e il peso specifico dei riff anni Ottanta e la profondità insita nel black metal della scuola di Reykjavík, la raccolta prende una piega assai varia e cangiante, facendo sì che ognuno degli episodi successivi inglobi un elemento che lo renda riconoscibile dopo pochi ascolti. Echi folk (“Með harmi”), orchestrazioni dal sapore austero e cinematografico (“Engin vorkunn”), ritmiche marziali e cori di voci femminili (“Blóðhefnd”)… il tutto a guarnizione di un lavoro di chitarra ingegnoso e a tratti persino euforico, ebbro di trovate personali, stratificazioni certosine o – più semplicemente – riff poderosi.
Con il procedere delle fruizioni, la terza fatica in studio dei Misþyrming non può insomma fare a meno di palesare un’ambizione e un’incisività fuori dal comune, le quali diventano il riflesso di un manipolo di musicisti ormai perfettamente consci del loro talento e dei loro obiettivi. Un disco, in definitiva, che viaggia sulle ali del trionfo e della trascendenza nei confronti del tempo, incoronando definitivamente il progetto come una delle manifestazioni più autorevoli che il genere della Nera Fiamma abbia prodotto nell’ultimo decennio. Un fragoroso e – a nostro avviso – irripetibile botto di fine anno.

TRACKLIST

  1. Með hamri
  2. Með harmi
  3. Engin miskunn
  4. Engin vorkunn
  5. Blóðhefnd
  6. Aftaka
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