7.0
- Band: MNEMIC
- Durata: 00:47:21
- Disponibile dal: 19/01/2007
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Die Hard, duri a morire. Il destino ce l’ha messa tutta per mettere fuori gioco i Mnemic, sconvolti da perdite enormi (due frontman!) e tentati da innumerevoli progetti paralleli, proprio dopo aver conquistato gli States con diversi tour e con l’apparizione sul second stage dell’Ozzfest. L’iniezione di adrenalina sui battiti finali si è materializzata con Guillaume Bideau, dai francesi Scarve: questo l’asso nella manica di “Passenger”, il disco con cui il cyber/industrial/sci-fi metal della formazione riesce ad evolversi e diventare ulteriormente variegato, dinamico e catchy. Se il gruppo è sempre evidentemente debitore verso i Fear Factory dell’era “Demanufacture” – basta vedere il riffing percussivo e gli effetti industrial – compare anche la struttura poliritmica dei Meshuggah nella costruzione delle canzoni, unita ad un senso della melodia più personale e moderno. Guillaume sembra da sempre il cantante dei Mnemic tanto è schifosamente a suo agio sia nello screaming estremo che nelle ricercate parti melodiche. Interessante notare come la band si sia affidata alle mani di Christian Olde Wolbers per la produzione (perfetta), aumentando il flavour americano che hanno assunto i danesi, soprattutto dopo i mesi passati negli States e le registrazioni losangeline: gusto che non guasta affatto e che aumenta l’appeal commerciale. Commerciale è una parola che il gruppo non ha paura di utilizzare, tanto è evidente la ripetuta ricerca di un hook vincente negli armonici che assomigliano parecchio a quelli dell’apprezzato Devin Townsend. Completano l’opera featuring eccellenti come Jeff Walker, Shane Embury e Roy Z, quindi sinceramente cosa si può volere di più? Forse solamente una formula più personale e impegnata, che possa aumentare la longevità di un disco immediatamente godibile ma non sufficientemente incisivo da fare inserire il gruppo nella lista dei grandi. In attesa di vederli dal vivo…