MOB RULES – Cannibal Nation

Pubblicato il 03/11/2012 da
voto
6.5
  • Band: MOB RULES
  • Durata: 00:48:52
  • Disponibile dal: 19/10/2012
  • Etichetta:
  • AFM Records
  • Distributore: Audioglobe

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A ben pensarci l’ouroboros in copertina sul nuovo disco dei Mob Rules è assai rappresentativo della musica in esso contenuta. Simbolo che affonda le sue radici nell’antichità, il serpente che si morde la coda in un circolo infinito rappresenta qualcosa in movimento, ma che rimane eppure sempre lo stesso. Lo stesso vale per la musica dei Mob Rules, da sempre attaccata agli stessi schemi, quasi incapace di un’evoluzione, ma che si mostra comunque sempre in movimento, grazie a piccole sfumature e sapori diversi che permettono alla band di sopravvivere (mantenendo un buon rendimento, ma senza mai fare il colpaccio) da quasi sedici anni, e con ben sette album all’attivo. Il power metal è chiaramente la coda e la testa del serpente, il principio e fine di un cerchio infinito che attraversa però anche heavy classico, hard rock e metal melodico, ma che alla fine torna sempre su quei ritmi tirati e quelle melodie in evidenza che fanno da sempre la fortuna dal power europeo. In questo capitolo troviamo forse una maggiore attenzione proprio al lato più melodico, che si declina in una serie di canzoni che basano la propria esistenza principalmente su efficaci linee vocali, interpretate con padronanza dal vocalist Dirks, e su eleganti intrecci chitarristici che evitano le strutture troppo essenziali del power alla Stratovarius, ma anche l’eccessivo protagonismo della scena heavy classica. Il ruolo lasciato parzialmente scoperto dalle chitarre viene in “Cannibal Nation” riempito invece dalle tastiere, davvero molto presenti, che contribuiscono a diminuire l’impatto ma ad aumentare un approccio elegante e di classe. I Masterplan sono forse la referenza più vicina ai Mob Rules attuali, anche se comunque anche i Sonata Arctica, gli Hammerfall e, perché no, anche gli Iron Maiden trovano più di un richiamo al loro pentagramma nella musica dei sei tedeschi. Il disco scorre dunque tranquillo e senza scosse su questi ben definiti binari, con nove canzoni dal minutaggio anche relativamente elevato (sono ben quattro i pezzi sopra i sei minuti), dense di melodia e di classe, che trovano però proprio nei momenti di maggior velocità i loro momenti migliori: con questa certezza non abbiamo difficoltà a segnalarvi quelli che sono i momenti migliori dell’album, ovvero la powerosa  opener “Close My Eyes”, la speedy “Sirens” e la studiata ma affascinante “Tele Box Fool”, pezzo che si eleva sin dai primi ascolti sopra gli altri. Il resto dell’album rimane più che altro attestato su livelli buoni, con il solo scivolone della noiosa “Ice And Fire”, che nemmeno le soffici melodie vocali riescono a salvare da un piattume non a livello del resto dell’album. In definitiva, “Cannibal Nation” non ci stupisce per nulla: dopo sette album un’idea sulle qualità dei Mob Rules ce la siamo fatta e, anche se questo album non fa niente per cercare di stupirci con qualcosa di migliore, riesce comunque a non deluderci. Per fan, sicuramente, ma se vi piacciono i gruppi power più melodici una chance potete dargliela senza remore…

TRACKLIST

  1. Close My Eyes
  2. Lost
  3. Tele Box Fool
  4. Ice And Fire
  5. Soldier Of Fortune
  6. The Sirens
  7. Scream For The Sun
  8. Cannibal Nation
  9. Sunrise
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