7.5
- Band: MONSTER MAGNET
- Durata: 00:51:13
- Disponibile dal: 18/10/2013
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Non puoi chiamarti Monster Magnet e lasciarti andare nel baratro dell’anonimato. Non puoi permettere che problemi di droga e la dipartita di un membro storico come Ed Mundell sanciscano la fine di un progetto genuino e portatore sano di rock and roll fin dal 1991. Semplicemente, non è possibile. Sembrava che il capolinea fosse definitivamente giunto con i sufficienti e nulla più “4-Way Diabolo” prima e “Mastermind” dopo, la fine di un rodeo galattico mai definitivamente esploso, eppure così vivo e pulsante nel sangue di qualsiasi fan di quelle sonorità desertiche e retrò. E invece ritornano, dopo essersi riassestati attorno alla figura carica di leadership di un pulitissimo Wyndorf e dopo aver trovato certezze che mancavano da fin troppi anni, certezze di un songwriting di prima classe, sicuramente nel DNA di questi musicisti da sempre. Quello di “Last Patrol” è un ritorno all’insegna del rock da strada nella sua forma più comune e genuina, un album dal sapore ‘vecchio’ eppure senza tempo, adatto ad ogni era storica, intriso dallo sgradevole tanfo dei fumi di scarico di una Harley appena partita. Finalmente torniamo al cospetto di una tracklist compatta, improntata su un incedere blues piuttosto marcato, frutto di una scrittura vissuta e intensa, spesso orientata verso la ricerca di passaggi sonori tanto evocativi quanto coinvolgenti e di una discontinuità stilistica che non vuole lasciare punti di riferimento, se non il solito grande stoner rock stelle e strisce. In una cinquantina di minuti, i Nostri tirano fuori tutto il meglio del loro repertorio, senza mai raggiungere le vette del glorioso passato, sia chiaro, ma con uno spirito d’iniziativa che davamo per perso oramai da qualche album a questa parte e che ritroviamo con enorme piacere. La vorticosità delle ritmiche, l’incedere ipnotico dei suoni di chitarra, le spiazzanti distorsioni e la scenicità di alcuni brani sono quello che vorremmo sempre sentire in una composizione degna del nome Monster Magnet, una delle poche formazioni in ambito stoner a saper rendere cinematografica la propria proposta pur giocando con elementi assolutamente basilari e per nulla innovativi. Un grande ritorno che coincide con l’altrettanto grande ritorno dell’eccentrico Dave Wyndorf: il suo stato di forma risulta fondamentale e l’impronta lasciata su brani come “Mindles Ones” e la conclusiva “Stay Tunes” è di quelle da primi della classe. Non è un caso che le due cose coincidano. Divertente e assolutamente rigenerante, “Last Patrol” è quel genere di lavoro che non ti aspetteresti mai, sul quale bisogna ripartire ad ogni costo e trarne tutti i benefici possibili per continuare sulla stessa lunghezza d’onda.