voto
7.5
7.5
- Band: MONSTER MAGNET
- Durata: 01:00:31
- Disponibile dal: 26/10/2010
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Non sappiamo se il periodaccio vissuto da Dave Wyndorf con l’overdose del 2006 abbia influito in qualche modo sull’esito altalenante di “4 Way Diablo”, fatto sta che il peggio sembra ormai passato e, nonostante la notizia fresca fresca della dipartita dalla band dello storico chitarrista Ed Mundell faccia sorgere qualche nube sul sentiero dei Monster Magnet, il gruppo statunitense pare tornato su livelli di eccellenza alla luce dell’ultima recentissima pubblicazione. “Mastermind” è un disco che mescola con sapienza passato (poco) e presente della band, risultando compatto ma allo stesso tempo riuscendo ad infondere alle tracce un’identità, la cui assenza fu alla base del parziale appannamento ravvisabile nella precedente release. Il gruppo originario del New Jersey spazia da ottimi mid-tempo pachidermici e ossessivi quali l’opener “Hallucination Bomb” o “When The Planes Fall From The Sky” ad accattivanti pezzi sempre in bilico tra rock ’70 e stoner, tra cui spiccano “Gods And Punk” e la conclusiva “All Outta Nothin”, senza dimenticare il memorabile ritornello di “Dig That Hole”. Wyndorf veste i panni del guru nell’interpretare il cerimoniale ipnotico di “The Titan Who Cried Like A Baby”, i cui effetti sintetici ci rimandano allo space rock di parecchi anni fa, proprio come nel finale della sanguigna “Bored With Sorcery”, e quando nella fase centrale si registra un leggero calo, i Monster Magnet ci stupiscono con il taglio riflessivo di “Time Machine” e quello ben più oscuro e quasi drammatico presente in “Ghost Story”. “Mastermind” evidenzia l’ottima forma dei Monster Magnet, sarebbe inutile a questo punto fare paragoni con i primi acclamati dischi della band: sono passati tanti anni ormai, i tempi sono diversi, la band si è evoluta in maniera naturale e nel frattempo c’è anche chi, forse, sta già vivendo la seconda vita.