
8.0
- Band: MOONSORROW
- Durata: 01:07:05
- Disponibile dal: 01/04/2016
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Universal
Spotify:
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I finnici Moonsorrow, forti una line up granitica, fanno il loro trionfale ritorno dopo cinque anni di silenzio con un album meraviglioso: “Jumalten Aika”, il settimo full length della loro carriera. Trascinati dai cugini Sorvali, i Moonsorrow riescono nella nuova release a proporre il meglio del loro repertorio stilistico. Lo stile e le atmosfere da brividi rimandano al loro capolavoro “Kivenkantaja” del 2003. L’epicità, di cui “Jumalten Aika” è pregno non è scontata o pacchiana come fin troppo spesso purtroppo si può ascoltare nelle band pagan/viking ed affini; nei Moonsorrow l’epicità è del tutto diversa, molto più aulica e solenne. Essa rispecchia il mondo misterioso degli antichi miti finnici, unici e per molti aspetti assai differenti dalle altre culture europee a noi più note. Questo elemento ha qualcosa in comune con l’attiguo mondo lappone e la sua ammaliante tradizione sciamanica. La titletrack è forse uno dei migliori brani mai scritti dalla band: ben dodici minuti in cui i Moonsorrow sciorinano tutto il loro credo musicale nel migliore dei modi. Il loro lento incedere, ripetitivo ma articolato, crea un ottimo mood di base sul quale la band sa innestare nel miglior dei modi tutti quegli ingredienti che hanno reso il suo trademark assolutamente unico ed inimitabile nel corso di un ventennio. Basta ascoltare i primi secondi di questo album per riconoscere l’autore! Sebbene suonino in modo diverso, esistono dei punti di contatto tra i Moonsorrow e gli irlandesi Primordial, se non altro per il modo introverso d’intendere l’epicità espressa in musica. Ma ad ascoltare brani come “Suden Tunti” ci si rende conto che la band finlandese ha punti di contatto anche con gli svedesi Thyrfing, specialmente quando i cugini Sorvali vogliono dare al proprio sound un po’ più di incisività. L’ispirazione ha baciato i Nostri ancora una volta, specialmente Henri (meglio conosciuto come Trollhorn nei Finntroll); non c’è pertanto un brano sottotono nell’intera opera. La produzione è assolutamente all’altezza della qualità dei brani, e non bisogna stupirsi nel leggere la firma dei Tico Tico Studio, tra i migliori in circolazione per il genere estremo. C’è poco da aggiungere e molto, invece, da ascoltare. Per fortuna lo stile della band continua a rimanere ben saldo, fiero e serio, lontano dalle atmosfere allegre e festose che tanto vanno in voga adesso. I fan della band non potranno assolutamente ignorare quest’uscita discografica, mentre tutti gli amanti dei generi viking/pagan o folk metal dovrebbero correre ai ripari ed iniziare o completare la discografia di questa incredibile band, cominciando proprio dall’ottimo “Jumalten Aika”. Ringraziamo nuovamente i Moonsorrow per averci donato della musica dalla qualità elevata, capace di farci sognare storie fantastiche ambientate tra i laghi ghiacciati e bianche ed infinite distese innevate.