7.5
- Band: MORBID SAINT
- Durata: 00:47:00
- Disponibile dal: 09/02/2023
- Etichetta:
- High Roller Records
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Quando si parla di carriere musicali tribolate, risulta difficile trovarne qualcuna più sfortunata di quella dei Morbid Saint: dopo “Spectrum Of Death”, disco d’esordio col botto capace di raccogliere grande consenso agli albori degli anni Novanta tra gli appassionati del thrash metal più veloce ed aggressivo, i Nostri tentano di dare vita ad un rapido successore già l’anno successivo, ma una serie di più o meno ignote vicissitudini porteranno la band a pubblicare l’album solamente nel 2015, oltre venti anni dopo i piani iniziali!
Da qui, un nuovo silenzio discografico lunghissimo, rotto oggi appunto con l’uscita di “Swallowed By Hell” dopo nove anni dal secondo disco in studio. In questo senso quindi, il terzo lavoro degli americani ha qualcosa di miracoloso, una testimonianza di caparbietà e costanza davvero encomiabile.
Ma veniamo al disco vero e proprio: se qualcuno può aver pensato di trovarsi di fronte ad una copia scialba e svampita dei Morbid Saint del primo full, verrà rapidamente smentito dalla furia dirompente di “Rise From The Ashes” prima e da “Swallowed By Hell” poi, due esempi di thrash metal impeccabili e davvero energici.
Le plettrate della coppia Visser/Fergades rimangono infatti serratissime, così come rimane intatto il loro gusto nella creazione di riff violenti ed articolati, un marchio di fabbrica subito riconoscibile su cui si stagliano le linee vocali assassine di Pat Lind, altro elemento storico della formazione che alimenta ulteriormente il senso di familiarità con il passato evocato da queste nuove canzoni.
E’ forse proprio il contributo del cantante, insieme ad alcuni dei passaggi musicali più tirati, ad avvicinare brani come “Bloody Floors” ad alcune derive thrash/death, sottolineando ancora la grande potenza e ferocia che viene evocata dai Morbid Saint ad oltre trenta anni dalla loro genesi. Anche in alcuni momenti più ‘appoggiati’ e melodici (“Burn Pit”, “Fuck Them All”) non viene mai persa una certa urgenza espressiva, che rende l’ascolto dell’album un percorso avvincente da intraprendere tutto d’un fiato; possiamo garantire infatti che ogni canzone contiene al suo interno almeno un paio di passaggi memorabili da headbanging sfrenato, rendendo la qualità di “Swallowed By Hell” equilibrata e ben bilanciata.
Lo stile vocale utilizzato, la ferocia delle chitarre e la predilezione per un approccio molto ritmico avvicinano i Morbid Saint al tipico thrash europeo – nello specifico teutonic – che non a quello americano come ci si aspetterebbe, ma al di là delle categorizzazioni, possiamo considerare “Swallowed By Hell” come un ritorno riuscitissimo per il combo, nonché una dimostrazione di forza trascinante che convincerà i vecchi fan e ne avvicinerà di nuovi grazie alla notevole qualità della sua proposta.