MORBIFIC – Bloom of the Abnormal Flesh

Pubblicato il 15/04/2025 da
voto
8.0
  • Band: MORBIFIC
  • Durata: 00:42:00
  • Disponibile dal: 21/04/2025
  • Etichetta:
  • Me Saco Un Ojo Records
  • Memento Mori

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C’è un fascino perverso nell’orrore che si ripete, nella marcescenza che si rigenera invece di dissolversi. “Bloom of the Abnormal Flesh”, il terzo album dei Morbific, è la testimonianza di come certo death-grind particolarmente viscido e malizioso possa comunque evolversi un pochino, senza ovviamente perdere poco o niente della sua urgenza primitiva.
Il giovane gruppo finlandese torna con quello che è oggettivamente il suo album meglio prodotto, offrendoci una manciata di composizioni che approfondiscono lo stile esposto nelle precedenti pubblicazioni, aggiungendo appunto maggiori definizione audio e uno sviluppo ancora più attento a livello di cambi di tempo e registro, con pezzi variegati nei quali il trio sperimenta con melodie e trovate inusuali, confermando la sua vicinanza spirituale a formazioni storiche dell’underground finlandese come Xysma e Disgrace.
Se il precedente “Squirm Beyond the Mortal Realm” era a tutti gli effetti un tuffo in una cloaca auditiva, soprattutto per via di una produzione a dir poco essenziale, “Bloom of the Abnormal Flesh” è il mostro che emerge da quelle acque nere, più lucido e minaccioso che mai. La resa sonora si discosta un po’ dalle saturazioni abrasive a oltranza del passato, trovando un equilibrio che esalta ogni strato del suono senza naturalmente ripulirne del tutto l’essenza lurida. Di nuovo, si respira a pieni polmoni il fetore del death metal di fine anni Ottanta e quello del peggiore underground dei primi anni Novanta, ma con una consapevolezza compositiva che evita la più piatta riproposizione del passato. Il risultato è un disco che pulsa di una vitalità malata, avvolto in un’atmosfera viziosa che permea ogni nota.
Al terzo full-length (senza contare tutte le altre uscite di breve durata), la band dimostra una padronanza sempre maggiore della propria formula: le composizioni, pur rimanendo ancorate a un’estetica grezza e deforme, sono strutturate con attenzione ai dettagli, con sezioni che si alternano senza forzature, creando un flusso narrativo organico. I brani più immediati si incastrano puntualmente con quelli maggiormente articolati, in un equilibrio che rende il disco scorrevole e coinvolgente, senza mai perdere il senso di soffocante oppressione. Non mancano poi i momenti di autentico delirio, dove il riffing si contorce in spirali surreali, mentre le melodie – sghembe, ovviamente – scavano ancora più in profondità nel substrato viscido e decadente che è ormai il marchio di fabbrica della band.
Ogni traccia trasuda quella furia death-grind che ha reso grandi i loro modelli, ma il trio sa insomma quando rallentare e giocare con le dinamiche, evitando il rischio di appiattire l’ascolto in una semplice sfuriata. Episodi come “Menagerie of Grotesque Trophies” o la title-track sono esempi lampanti di questa capacità di gestione dei contrasti, nel loro essere cavalcate tra groove vischiosi e accelerazioni slabbrate, dove la melodia si insinua appunto subdolamente nel marciume generale, conferendo alle trame una profondità inaspettata.
In sintesi, “Bloom of the Abnormal Flesh” segna un’ulteriore maturazione per i Morbific, affinando la loro scrittura e rafforzandone l’impatto. L’album avanza compatto e senza incertezze, confermando un’identità ben definita e una sicurezza sempre maggiore nel proprio linguaggio. Lontano dall’essere un semplice tributo ai giganti del passato, il lavoro dimostra una capacità di sintesi e rielaborazione che lo rende immediatamente solido e coinvolgente, perfettamente in linea con la poetica deviata della band finnica.

TRACKLIST

  1. Smut Club
  2. Panspermic Blight
  3. Menagerie Of Grotesque Trophies
  4. Promethean Mutilation
  5. Womb of Deathless Deterioration (Trapped in the Essence of Putrescence)
  6. Stifling Stagnant Reek
  7. Crusading Necrotization
  8. Hydraulic Slaughter
  9. From Inanimate Dormancy
  10. Bloom of the Abnormal Flesh (A Travesty of Human Anatomy)
  11. Slithering Decay
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