7.0
- Band: MORBUS GRAVE
- Durata: 00:37:25
- Disponibile dal: 16/09/2022
- Etichetta:
- Chaos Records
Apple Music non ancora disponibile
Becero? Sì, becero funziona bene. Se dovessimo infatti bollare con un aggettivo l’esordio ufficiale dei Morbus Grave, il più adatto sarebbe proprio questo. “Lurking Into Absurdity” è marcio al punto giusto, putrido a puntino. Un debutto atteso, che arriva a distanza di dodici anni dalla nascita della band milanese: era il 2010 quando A.th (già chitarrista, bassista e cantante dei Black Oath) ed Erman (voce) diedero vita ai primi tratti di una creatura devota ad un death metal rigorosamente old-school, destinata tuttavia a cambiare interpreti più volte nel corso della propria carriera. Tali cambiamenti di line-up non hanno comunque intaccato l’operato dei Morbus Grave i quali, tra un demo e l’altro, arrivavano al “Promo ’21” con una formazione finalmente consolidata, con Erman a guidare la truppa insieme a Maso Alastor (Funest e Macabro Genocidio) alla chitarra, Dany Guerra alla batteria, Eddy al basso e Magiko come secondo chitarrista.
Un promo sminuzzato in tre pezzi, “Cerebral Cremation”, “Mobus Grave” e “Manglesd”, avvisaglia di quanto avremmo trovato nel qui presente “Lurking Into Absurdity”. Otto brani, trentotto minuti dove Autopsy, Slaughter (quelli di “Strappadooooo”), Possessed e pure Slayer (l’intro dell’album è parlante) ci riportano alle radici, ai primi giorni del death metal, con enfasi orrorifica, con semplice brutalità, macinata a dovere dall’ugola splatter dello stesso Erman. Un parallelo tra musica e cinema, con il monologo iniziale di “The Fog” ad aprire le morbose danze di “Mangled”, anticipando lo sfogo viscerale e sulfureo di “Profaner”, a corroborare l’ennesima salmodia blasfema e glaciale. Un gorgoglio di sangue, un bollore scarlatto, a condire i numerosi e dettagliatissimi tratti incisi sulla copertina, inquadrando alla perfezione la litania oscura recitata dal gruppo lombardo. Un old-school in grado di trovare la propria singolarità nella conclusiva “Horrors From The Unknown”, innalzando gli ultimi vapori di un intruglio estremo, disperato; underground di classe, a colpire le viscere più crude. Morbus Grave: binomio impeccabile per il quale “Lurking Into Absurdity” è la normale e giusta conseguenza.