6.5
- Band: MORGOTH
- Durata: 00:50:00
- Disponibile dal: 25/06/2012
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
Spotify:
Apple Music:
La reunion dei Morgoth è ormai una realtà. Da più di un anno la death metal band tedesca è tornata a calcare i palchi di mezzo mondo; inizialmente per celebrare il ventennale della pubblicazione del debut album “Cursed” e ora per rinsaldare il proprio status di formazione tutto sommato storica di questo panorama, il quale nel lontano 1988 li vide esordire con il leggendario demo “Pits Of Utumno”. Come noto ai più, la carriera dei Nostri prese poi una piega altamente sperimentale, all’insegna di un’evoluzione verso lidi sempre più melodici e “industriali” che culminò nella pubblicazione dello scioccante “Feel Sorry For The Fanatic”, album dalle sonorità e dalle atmosfere lontanissime dal death metal degli inizi. Il flop commerciale del disco portò allo scioglimento della band, che impiegò poi oltre un decennio per ritrovare la voglia di tornare in pista, stuzzicata appunto dall’importante anniversario di “Cursed”. La Century Media Records onora quindi il ritorno sulle scene di Marc Grewe e soci con la pubblicazione di questo live album (+ DVD) intitolato emblematicamente “Cursed To Live”. Registrato al tedesco Way Of Darkness Festival del 2011, il lavoro ci presenta un gruppo in buona forma, sempre preparatissimo a livello tecnico, attento nell’esecuzione e generalmente molto affiatato. Il growling di Grewe è senz’altro un po’ meno velenoso rispetto al passato, ma, d’altra parte, gli anni passano per tutti: di certo in questa sede la sua performance è comunque più che decorosa, così come d’altronde lo è stata nelle occasioni in cui abbiamo avuto modo di visionare live il Nostro negli ultimi mesi. In ogni caso, ciò che davvero fa la differenza su “Cursed To Live” è il mixaggio di Dan Swanö, che rende pezzi come “Unreal Imagination”, “Under The Surface” o “Isolated” letteralmente ENORMI. Una marcia in più da non sottovalutare, che rende l’ascolto di questa lunga serie di vecchie hit (la setlist è ruffianamente basata solo sui primi lavori) un’esperienza ancora più piacevole rispetto al solito. Purtroppo non possiamo esprimere un commento sulla parte video del’opera, ma ci aspettiamo un prodotto quanto meno curato e, al tempo stesso, “live”, tipico di una (death) metal band della vecchia scuola come appunto i cari vecchi Morgoth.