6.0
- Band: MORGOTH
- Durata: 00:07:48
- Disponibile dal: 11/08/2014
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Universal
Spotify:
Apple Music:
Superato un periodo di stallo nel quale il gruppo era parso indeciso se continuare effettivamente con la reunion o tornare nella cripta dalla quale era riemerso per alcuni show tra il 2011 e il 2012, i Morgoth rompono gli indugi e si presentano con il singolo “God Is Evil”, primo pezzo inedito a venire rilasciato dai Nostri dal lontano 1996. Come prevedibile, la traccia presenta zero affinità con le sonorità post punk del disprezzato “Feel Sorry For The Fanatic”: il quintetto tedesco torna in maniera assolutamente scontata alle origini, recuperando quella formula death metal che fece la sua fortuna all’epoca di “The Eternal Fall” e “Cursed”. Pur avendo oggi l’ottimo Marc Reign (ex Destruction) alla batteria, il gruppo non preme completamente il piede sull’acceleratore, prediligendo invece un’andatura frastagliata, che alterna uptempo a strappi più groovy attorno ai quali vengono costruiti i ritornelli. Si sente come sempre l’influenza dei vecchi Death, formazione alla quale i Morgoth degli esordi venivano spesso accostati, ma chiaramente non manca quella linearità prettamente teutonica che sovente rende subito riconoscibile il guitar-work dei Nostri. La title track si rivela canzone discreta, ruotante attorno a tutti i consueti ingredienti del classico suono Morgoth, ma forse le preferiamo la B-side “Die as Deceiver”, che, a dispetto di una performance vocale a tratti un po’ forzata, ci sembra goda di un riffing più energico e disinvolto. Otto minuti scarsi sono pochi per giudicare, ma per il momento il come-back di Marc Grewe e compagni sembra essere sensato; chissà se nel disco di prossima pubblicazione la band includerà anche qualche soluzione ispirata al notevole e sottovalutato “Odium”, mettendo un po’ da parte il revival old school ad ogni costo: magari, osando un pochino, potrebbero arrivare risultati anche più felici.