7.5
- Band: MORK GRYNING
- Durata: 00:35:20
- Disponibile dal: 23/10/2020
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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Questo tribolato 2020 ci riserva una release davvero inaspettata! “Hinsides Vrede” è, infatti, il nuovo album degli svedesi Mörk Gryning. Per chi se li ricorda ancora, sono una band black metal dal classico ‘swedish sound’ melodico, capace di rimanere nell’oblio per ben quindici anni e ritornare in pista con un album davvero convincente, uno dei migliori della loro carriera. Nonostante siano passati tutti questi anni, la formazione comprende diversi elementi della vecchia guardia tra cui i due che iniziarono sin dagli esordi col celebre “Tusen Är Har Gätt…” di cui facevano parte i tuttofare Goth Gorgon e Draakh Kimera. I pregi della band svedese sono davvero tanti: il trademark costruito nei cinque album precedenti è stato preservato, la qualità non è andata perduta, anzi si è raffinata ulteriormente. Ascoltando le note del nuovo “Hinsides Vrede” si percepisce una sincera passione per questa musica, quella stessa passione che in passato Goth Gorgon aveva coraggiosamente ammesso di aver perso, portando così allo scioglimento della band alla vigilia dell’uscita dell’album, nel 2005, intitolato proprio “Mörk Gryning” (comunque portato a compimento e pubblicato ‘postumo’ dalla Black Lodge Records). Ad eccezione proprio di questa release, la band svedese nel suo primo periodo di carriera aveva trovato il sostegno di un’etichetta come la No Fashion Records, sinonimo di garanzia per gli amanti del black metal dal tocco melodico accattivante tipicamente svedese. Non stupisce pertanto che un’altra importante label come la Season Of Mist si sia interessata al ritorno di questo combo scandinavo, soprattutto se già a conoscenza della qualità del materiale del nuovo “Hinsides Vrede”. Dicevamo dei punti di forza di questa nuova opera: in primis la produzione stupisce per la potenza e al contempo per la freddezza, mentre i sound delle chitarre sono taglienti ed abrasivi; forse si poteva fare qualcosa di più sulla batteria, ma ad ogni modo l’effetto definitivo è annichilente. Lo stile è stato fortunatamente preservato a dovere, e nonostante i decenni trascorsi, risulta vicino a quello dell’esordio e anche un po’ al terzo album “Maelstrom Chaos”. Eppure qualche piccola novità c’è: l’intensità della violenza non è scemata negli anni, il riffing (talvolta ispiratissimo come quello di “Fältherren”) conserva quella ‘freschezza’ tipica della metà degli Anni ’90 per questo genere musicale di nicchia. Una bella sorpresa dal sapore nostalgico è trovare passaggi con la chitarra acustica (vedi l’instrumentale “Hinsides”), come proponevano diversi gruppi scandinavi scovati proprio dalla No Fashion Records. Le ‘novità’ consistono paradossalmente proprio nella presenza di elementi dal sapore tipicamente Anni ’90 che sono rimasti per nostra fortuna ‘congelati’ nell’animo dei Mörk Gryning: su quest’album troviamo anche qualche coro non disprezzabile, come quello su “Existence In A Dream” o in “Without Crown”. La quintessenza del black metal di stampo svedese si ritrova allo stato puro nel brano “Infernal” (o anche in “The Night”), una vera delizia per chi si nutre ancora di queste sonorità che evocano Naglfar, Unanimated, Setherial, ma anche Marduk ed altri. Non manca un brano dal sapore fieramente epico e con un brevissimo passaggio folk come “A Glimpse Of The Sky”, o una canzone come “Sleeping In The Embers” più cadenzata e con un cantato che può ricordare nella metrica utilizzata i migliori Hypocrisy. Insomma il passato ritorna qui con forza, ma con qualche leggera nota differente e migliorativa nel sound senza stravolgimenti di sorta. Uno dei più sorprendenti album del settore considerando che si tratta di un ritorno in scena, un po’ come quello dei grandi …And Oceans.