MORTIFERUM – Preserved In Torment

Pubblicato il 02/11/2021 da
voto
8.0
  • Band: MORTIFERUM
  • Durata: 00:39:46
  • Disponibile dal: 05/11/2021
  • Etichetta:
  • Profound Lore
  • Distributore: Audioglobe

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Secondo passo del cammino dei Mortiferum dopo il fortunato debut “Disgorged from Psychotic Depths” uscito esattamente due anni fa. Il titolo “Preserved In Torment” la dice lunga sulle intenzioni della death metal band statunitense, che in questo lasso di tempo si è ben guardata dal cambiare approccio stilistico o dal ricercare una proposta più accessibile e conciliante. Il tormento e tutto quel corollario di vibrazioni ed emissioni cariche di portata drammatica tanto cari alla band sono ancora qui a fare da base a un sound che di nuovo rielabora il meglio del death-doom cercando una propria strada fra pura potenza e atmosfera. L’abbandono, la desolazione, il disfacimento sono i paesaggi che il giovane gruppo di Olympia, Washington, prova a dipingere con queste sei nuove composizioni, per una sorta di inquieto viaggio interiore nel quale i musicisti si dimostrano dei più fini studiosi sensoriali a tutto campo. Se il debutto aveva puntato soprattutto su un incedere possente e vigoroso, con riff impilati uno sopra l’altro a formare un vero monolite sonoro, “Preserved In Torment” ricerca e presenta una dialettica fra movimento e stasi più rifinita, che si traduce in un continuo mutare di ritmi e suggestioni che circolarmente sembrano poi tornare al punto di partenza. Questa progressione non è subito evidente a un primo ascolto, dato che il suono della band resta pur sempre avvolto da una fosca coltre di fumo, ma fruizione dopo fruizione si farà largo l’impressione di trovarsi al cospetto di un’opera più levigata, dove il gruppo ha cercato di introdurre piccole variazioni sul tema e al contempo di estremizzare i vari aspetti della propria musica, rendendo le parti serrate molto più feroci e inaspettate e quelle più lente notevolmente più doom. Certamente le influenze di base restano quelle di sempre – Incantation, Rippikoulu, Disembowelment, Winter, Purtenance… – ma questa volta la manovra del quartetto ci costringe a mettere meglio a fuoco le sfumature dei contorni, a cogliere nuove prospettive, a guardare dentro al particolare trasversalmente. Tutto questo, a conti fatti, ci racconta di un songwriting più ricercato e della necessità di non ridurre la propria creatività alla sola estenuante ricerca di toni abissali e arie opprimenti. In ogni episodio della tracklist si rintracciano un interessante lavoro a livello di riffing e una serie di emissioni disturbanti, contorte e spigolose che gradualmente sfumano e si infrangono regalando anche improvvisi momenti armonici. I Mortiferum sembrano qui voler insistere sulla necessità di allentare e dissolvere la propria tetra morsa per provare a cogliere la bellezza desolante del loro lato death-doom, facendoci partecipi di un divenire che si nutre anche di sussurri lievissimi e cigolii. Il risultato finale è un album a dir poco denso, ma che dopo attenti ascolti inizierà a svelare passaggi di puro ingegno, un suo singolare dinamismo e un potenziale estetico tutto da scoprire.

TRACKLIST

  1. Eternal Procession
  2. Incubus of Bloodstained Visions
  3. Seraphic Extinction
  4. Exhumed from Mortal Spheres
  5. Caudex of Flesh
  6. Mephitis of Disease
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