6
- Band: MORTIIS
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
Uno shock d’altri tempi. Metto nel lettore questo “The Smell Of Rain” convinto di trovarmi di fronte all’ennesima opera di ethereal-epic-ambient dalle indubbie qualità musicali ma dalle spiccate potenzialità soporifere. E invece entro nel panico e per due minuti buoni mi chiedo cosa si fumino all’Earache per infilare i cd nelle custodie sbagliate; sorpresa delle sorprese mi sbagliavo io. Il cd era proprio quello giusto. Mortiis ha composto nove canzoni (sì, proprio CANZONI) di ispirazione electro-EBM dall’innegabile retrogusto pop-rock donato da alcuni riusciti inserti di strumenti “veri”. Mortiis Era Due. Signore e signori. Ci sono testi, linee melodiche, armonie facili e ritmi assolutamente danzerecci. Altro che “qualche breve loop” come dicevano news incaute fino a qualche mese fa. Ripresomi dal trauma e dovendo descrivere la qualità intrinseca delle composizioni, devo dire che sono piuttosto fresche e gradevoli, alcune anche decisamente profonde, come la delicata, quasi psichedelica, “Everyone Leaves”. Il gusto melodico è quello di scuola electro-pop ottantiana, i ritornelli sono orecchiabili ed a modo loro epici, i samples e le drum machine lavorano a pieno regime macinando grooves dal sapore dance e gli inserti di chtarra donano un dinamismo inaspettato al tutto. D’altra parte è bene notare che certe intuizioni sono ancora acerbe, quasi di maniera, seppur l’album non pigi mai troppo il piede sul pericoloso pedale della pacchianeria (la metafora più brutta della storia di metalitalia.com, lo ammetto n.d.Ziru). Una sorpresa assoluta per i fans del folletto, ammesso che ne esistano.