MORTUARY DRAPE – Wisdom – Vibration – Repent

Pubblicato il 11/02/2022 da
voto
8.0
  • Band: MORTUARY DRAPE
  • Durata: 00:23:02
  • Disponibile dal: 11/02/2022
  • Etichetta:
  • Peaceville

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Il sudario si è alzato scoprendo le nuove composizioni targate Mortuary Drape, che ci regalano finalmente nuovo materiale. Non sono stati anni di oblio né di stasi, anzi, la band di Walter Maini è rimasta attiva celebrando i trent’anni di carriera con uno show speciale (immortalato su DVD) e i ventisei anni del seminale “All The Witches Dance”, ristampato per l’occasione; e, ancora, la raccolta di vecchi demo “Necromantic Doom Returns” e poi nuovamente sui palchi. Era però dai tempi dello split coi Necromass che non ascoltavamo composizioni inedite: “Wisdom – Vibration – Repent” rompe questo silenzio di quasi sette anni e sancisce l’inizio della collaborazione con la major inglese Peaceville.
Ebbene, lo stile della band piemontese è perfettamente riconoscibile e come sempre non facilissimo da sintetizzare in pochi parole: alfieri della nera fiamma da prima che l’ondata di black metal norvegese di inizio anni ‘90 sconvolgesse il mondo della musica estrema riscrivendone per sempre i canoni, i Mortuary Drape – vera istituzione dell’underground estremo non solo italiano – incorporano proto-black, death-thrash ed heavy metal dalle tinte oscure. Non è un caso trovare una cover dei Mercyful Fate su questo dischetto (già pubblicata sotto forma di video, con immagini live a corredare la registrazione da studio), anche se Maini opera una scelta decisamente non scontata, ovvero ‘pesca’ da un periodo successivo ai cosiddetti anni d’oro della band, optando per “Nightmare Be Thy Name”, dall’album “Time” del 1994. Il sound del Re Diamante è sicuramente accostabile a quello dello storico gruppo italiano, per atmosfere oscure, teatralità e gusto in fatto di assoli; si tratta infatti di un omaggio ai giganti danesi, non certo di un’autentica rilettura. I piemontesi vanno insomma totalmente sul sicuro. Ma veniamo al resto dell’EP, l’arte che davvero ci interessa: “All In One Night” è il cosiddetto singolo apripista, reso disponibile in anteprima, un brano che contiene tutte le caratteristiche del dark sound della band; se in particolare le chitarre della coppia Rendina e Chiereghin svolgono un lavoro ottimo, è l’intero pezzo in generale a funzionare molto bene, aggressivo e trascinante. L’opener “In A Candle Flame” ci mostra invece il lato più atmosferico e vicino al doom, col suo andamento cadenzato e sabbathiano, mentre i due pezzi conclusivi si collocano idealmente a metà tra le due anime della band, incorporando momenti di atmosfera catacombale, preziosi fraseggi semi-acustici (da sempre trademark del sound dei piemontesi), brutali accelerazioni e – non possiamo che ribadirlo – ottimi assoli. Nella manciata di brani che abbiamo a disposizione non troviamo cadute di tono o pezzi insipidi, di ‘ripiego’ (che è un po’ il rischio quando esce un EP): “Wisdom – Vibration – Repent” ha una sua anima e ci mostra grande cura per i dettagli senza per questo perdere in termini di pesantezza o istintività.
La vena compositiva del mastermind Walter Maini è insomma ben lontana dall’essersi esaurita, e il risultato è un bel dischetto, fresco e interessante – nonostante non vi siano novità di sorta -, degno successore dell’ottimo “Spiritual Independence” e promettente antipasto in vista del prossimo album. Bentornati.

TRACKLIST

  1. In A Candle Flame
  2. All In One Night
  3. Nightmare Be Thy Name
  4. Circle Zero
  5. Where Everything Falls
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