6.0
- Band: MOTIONLESS IN WHITE
- Durata: 00.42.31
- Disponibile dal: 07/06/2019
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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Continuano il loro percorso su Roadrunner i Motionless In White di Chris ‘Motionless’ Cerulli, che in questo quinto album in studio scippano il bassista agli Ice Nine Kills per restare pienamente funzionanti nel loro convulso percorso tra metalcore, nu-metal e tendenze industrial/goth. Come sempre siamo davanti a un lavoro che gira benissimo, suona alla grandissima e cattura l’ascoltatore dall’inizio alla fine, sbandando pesantemente, questa volta, verso la parte ‘nu’ del proprio DNA. Come sempre parleremmo di una band immensa e di un disco memorabile se le ispirazioni del poster boy dalle sopracciglia disegnate non venissero a galla in maniera tanto evidente: “Headache” è un pezzo dei Korn, “Toughts & Prayers” imita gli Slipknot fino ai pattern vocali di Corey Taylor, “Undead Ahead 2” ricorda i Bleeding Through più sempliciotti, “</c0de>” fa pesantemente il verso ai Linkin Park e “Broadcasting From Beyond The Grave” potrebbe essere un singolo di Rob Zombie. In giro poi sentirete – tanto forte da non poter essere ignorati – moltissimi richiami a Manson, Powerman 5000, Orgy, Bring Me The Horizon e tutto il meglio dell’alt metal da classifica che purtroppo per i MIW non è abbastanza distante da poter essere citato così pesantemente. Ancora una volta insomma Chris Cerulli mette insieme una grande raccolta di pezzi, probabilmente con qualche aiutino dall’esterno, cambiando leggermente la miscela ma non riuscendo a separarsi distintamente dai propri riferimenti: al quinto album non basta mescolare le carte in tavola, questa situazione comincia a diventar pesante.