9.0
- Band: MOTLEY CRUE
- Durata: 00:52:08
- Disponibile dal: 11/11/2011
- Etichetta:
- Eleven Seven Music
- Distributore: EMI
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“Girls, Girls, Girls” rappresenta per i Motley Crue il disco del successo definitivo e clamoroso. Il quattro volte platino si presenta con una cover sfacciata in cui i nostri fanno bella mostra di sé con tanto di Harley Davidson. Siamo nel ‘87 e la band di Los Angeles ormai è alle stelle, ma soprattutto è in stato di grazia a livello compositivo e vuole tributare con questo disco il motto: “sesso, droga e rock n’ roll”. L’inizio firmato dall’immortale “Wild Side” ci porta in dote la ferocia degli esordi come conferma il titolo rivelatore, poi rombano i motori e attacca quella “Girls, Girls, Girls” che è diventata colonna sonora di tante, tante serate tra i fischi maliziosi e l’irresistibile chorus del ritornello. La produzione di Tom Werman è scintillante, la cura delle parti corali è maniacale e sin dalle prime battute ammiriamo un Vince Neil più sfrontato che mai nell’interpretazione graffiante delle avvincenti linee vocali che si susseguono. L’apoteosi prosegue infatti con “Dancing On Glass” in cui Mick Mars sfodera un magnetico riff che gira su se stesso prima del bellissimo finale con influenze soul e l’inserto di virtuosi vocalizzi femminili. Le venature blues da sempre nel dna della band si fanno più insistenti in “Bad Boy Boogie”, “Five Years Dead” e “Sumthin’ For Nuthin’” graziate dal gran lavoro ritmico della coppia Sixx-Lee, mentre il breve intermezzo “Nona” si rivela un intrigante esperimento tra chitarre acustiche e archi. Con “All In The Name Of…” i Motley Crue si lasciano andare ad una delle liriche più controverse mai scritte e la frase: “You say illegal, I say legal’s never been my scene” piuttosto che il ritornello: “All in the name of rock n’ roll, for sex and sex I’d sell my soul”, ci mostrano il volto di una band sempre sul filo del rasoio. Il finale è sdolcinato con la ballata “You’re All I Need” a stemperare il clima festaiolo, in cui brillano le tastiere e il cantato di un miglioratissimo Vince Neil. Gli ingredienti dei Motley sono tutti presenti e bilanciati in maniera perfetta, non ci è voluto molto a capirlo “Girls , Girls, Girls” ha contagiato il mondo, sin dalla pubblicazione nel maggio del 1987 diventando un manifesto di un certo modo di intendere il rock, quello selvaggio, maleducato ma in fondo sincero e anche romantico che ci piace tanto. Segnaliamo nella ristampa la presenza di una serie di bonustrack che vanno dall’inedito sin troppo patinato a titolo “Rodeo”, sino alle versioni live di “Jailhouse Rock” e “All In The Name Of…”, passando per delle versioni strumentali di “Wild Side” e “Nona”.