8.0
- Band: MOTLEY CRUE
- Durata: 00:43:12
- Disponibile dal: 08/07/2008
- Etichetta:
- Eleven Seven Music
- Distributore: Self
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Sono trascorsi ben otto anni da “New Tatoo”, l’ultimo disco in studio degli americani Mötley Crüe, ed in questo lungo periodo la band capitanata dal bassista Nikki Sixx ne ha vissute di cotte e di crude. Dalla triste scomparsa dell’allora batterista Randy Castillo (sostituto del defezionario Tommy Lee) ad un periodo di silenzio artistico interrotto soltanto dalle comparse sui rotocalchi rosa per i numerosi flirt, risse e notizie tipicamente in stile rock star. Successivamente il successo di “The Dirt”, la biografia ufficiale della band, riaccende la voglia di Mötley Crüe nei fan e nei musicisti stessi (ammettiamolo, forse speranzosi di far tornare in moto la macchina da soldi), tanto che la reunion non si fa attendere molto. Dopo tour ed un DVD dal vivo, per gli ex numero uno delle classifiche mondiali è arrivato il momento della prova del fuoco! Saranno in grado Nikki Sixx e compagni di tornare ai fasti del passato oppure la loro nuova fatica in studio si rivelerà soltanto una bieca mossa commerciale artisticamente moscia? La risposta è secca ed insindacabile, bastano “L.A.F.M.” e la devastante “Face Down In the Dirt” per decantare il ritorno col botto dei Mötley Crüe. Senza ombra di dubbio, il primo elemento degno di nota è la potentissima produzione ad opera di James Michael (Meat Loaf, Scorpions, Alanis Morisette), qui anche in veste di co-autore insieme a Sixx, Ashba e Fredriksen di tutte le canzoni del disco. L’anima glam/hard rock dei Mötley Crüe è immutata, ma il prezioso aiuto di Michael è servito per traghettare la band nel nuovo millennio e rivestirla di abiti più attuali e d’impatto. L’inimitabile ugola di Vince Neil sa essere melodica ed allo stesso tempo tagliente nel delineare linee vocali cariche di rabbia e melodia in mezzo agli ispirati riff di un Mick Mars sugli scudi! “What Is Gonna Take” rallenta l’ascolto assestandosi su tempi medi e ritmiche quadrate e dirette. Tommy Lee picchia come solo lui sa fare, fino ad arrivare al punto forte del full length. “Saints Of Los angeles”, titletrack e primo singolo estratto rappresenta ogni desiderio di un fan dei Mötley Crüe: tradizione e novità si fondono in un nuovo cavallo di battaglia dal ritornello catchy, corale ed irresistibile, perfetto per surriscaldare le arene gremite di fan. “Down At The Whiskey” è invece un tributo al leggendario locale (il Whiskey A Go Go) che nei gloriosi eighties ha ospitato i più grandi nomi della scena hard rock americana, il sound è volutamente nostalgico e patinato per ricordare al meglio gli anni d’oro della nostra musica preferita! “Chicks=Trouble”, i Crüe lo sanno bene, ma non possono fare a meno di questo lussurioso vizio e addirittura lo tramutano in note per un altro diretto allo stomaco. Nikki, Vince, Mick e Tommy, i ragazzi cattivi del rock hanno stupito il mondo ancora una volta, chi li dava per vecchietti consumati da anni di eccessi e incapaci di comporre un album degno di nota dovrà rimangiarsi tutto. “Saints Of Los angeles” è una piccola gemma destinata a stare al fianco senza vergogna di capolavori quali “Shout At The Devil” o “Dr. Feelgood”.