8.0
- Band: MOTORHEAD
- Durata: 00:44:54
- Disponibile dal: 12/09/2006
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
“We Are Motorhead and we play Rock’n’Roll”, queste parole con cui spesso e volentieri l’immortale Lemmy apre i concerti della sua band sarebbero più che sufficienti a recensire l’ultima fatica degli inglesi, “Kiss Of Death”. Già, perché i Motorhead da oltre trentacinque anni suonano uno sporco e fottuto rock’n’roll all’insegna dell’energia e adrenalina allo stato puro. Dopo un disco convincente come “Inferno”, Lemmy e compagni avrebbero dovuto confermare la loro buona salute, i più scettici temevano il calo qualitativo tipico delle formazioni in giro da “troppo” tempo, ma i nostri lupi di mare hanno lasciato ancora una volta a bocca aperta fans e detrattori. “Kiss Of Death”, a partire dall’opener “Sucker”, fa sfoggio di una carica degna dei migliori capolavori firmati Motorhead, ma soprattutto aleggia un’atmosfera molto vicina ai classici che la band suonava negli anni ottanta. La chitarra di Phil Campbell è solida e tagliente, non perde un colpo in tutto il disco e, accompagnata dal sempre superlativo Mikkey Dee dietro le pelli, viene forgiato un muro sonoro senza eguali. Come non citare infine “God Was Never On Your Side”, una ballad semi acustica vicina alle composizioni di “Bastards” in cui l’ugola al vetriolo del sig. Kilminster ci regala note calde e passionali che colpiscono dritte al cuore. La produzione predilige senza ombra di dubbio le poderose chitarre di Campbell senza però invadere o spazio altrui, in sintesi un mix letale di suoni avvolge “Kiss Of Death” come una corazza di puro metallo. Possono piacere o non piacere, ma la realtà vuole i Motorhead da più di tre decadi come colonna portante del rock’n’roll e ci fa grande piacere constatare che dopo una vita sotto i riflettori, l’ispirazione e le capacità di regalarci buona musica siano tutt’oggi assestate ad un livello eccelso.