6.5
- Band: MOTORHEAD
- Durata: 01:09:17
- Disponibile dal: 23/04/2021
- Etichetta:
- Silver Lining
Spotify:
Apple Music:
Avete mai visto il video ufficiale di “Killed By Death”? Chi ancora non lo avesse fatto è pregato di rimediare al marchiano errore. Il restante 99,99% del popolo metallaro invece, si ricorderà sicuramente il momento in cui Lemmy riemerge dalla terra tombale in sella alla propria moto, mentre la sua ugola cartavetrosa lancia l’ennesimo ‘ahhhhrrr’ prima del refrain killer. Ecco, ci piacerebbe assistere ad una scena simile il giorno in cui la Silver Lining Music distribuirà sugli scaffali hard’n’heavy il nuovo live targato Motörhead. Già in passato Mr. Kilmister si era scagliato contro la messa in vendita di un ultrapatinato (nonché ultra costoso) box set, invitando i fan a snobbarne, se non addirittura boicottarne, l’acquisto.
Oggi, facciamo nostre le parole elargite a suo tempo dal padrino dell’heavy metal, gettando più di un dubbio sul qui presente “Louder Than Noise… Live in Berlin”. E non tanto per una questione economica, quanto piuttosto per la sua mera utilità. Tutti noi conosciamo l’importanza di Lemmy all’interno del mondo metal dal punto di vista non solo musicale: il suo modo di essere, la sua attitudine, la sua filosofia di vita, la sua coerenza ne fanno un modello per tanti, inarrivabile negli eccessi, antirockstar per eccellenza – anche perché lui stesso non si sentiva di far parte di questa cerchia se vogliamo privilegiata. Ed era proprio questo suo lato a renderlo ancor più speciale. Chi non ha un santino di Lemmy nascosto da qualche parte nel portafoglio, una toppa, un poster o un adesivo? E allora, quando si vedono certe personalità usate per il più becero degli stratagemmi commerciali è giusto puntare il dito e dire “alt, fermi tutti!”. Dal giorno della sua dipartita è uscita una serie indefinita di oggettistica targata Motörhead, alcune (poche a dir la verità) ben fatte (vedi l’uscita per il quarantesimo anno di “Ace Of Spades”, di cui abbiamo parlato in una delle puntate della rubrica “Metalitalia Unboxing”), altre – parecchie – molto meno. E tra queste ultime ci piazziamo certamente questo “Louder Than Noise” (di cui è previsto anche un DVD), registrato in quel di Berlino nel dicembre del 2012, quando le condizioni fisiche di Lemmy iniziavano a segnare seriamente il tempo, tanto che ormai era diventato un terno al lotto assistere ad uno show della band inglese proprio per il suo stato di forma deficitario. E quella di Berlino fu, per certi versi, una serata ‘no’ o comunque non all’altezza e, pertanto, non meritevole di essere immortalata in una registrazione.
A parte alcuni brani, per i quali, è impossibile star fermi, vedi “Over The Top” (da lacrime la sua classica dedica iniziale), “Rock It”, “Going To Brazil”, “Ace Of Spades” e l’immortale “Overkill”, il resto è un’infelice e malinconica testimonianza di come in quel periodo Lemmy non fosse nel pieno delle proprie forze. Parole stentate tra una canzone e l’altra, calibrate il giusto per urlare in faccia agli astanti i versi dei quattordici pezzi in setlist, diversi brani rallentati (da “Damage Case” a “Doctor Rock” a “You Better Run”), respiro affannoso. Insomma, Ian Fraser Kilmister non stava bene, tanto che nella primavera successiva gli sarebbe stato impiantato un pacemaker a causa di un’aritmia cardiaca. Mettere quindi in commercio una prova simile ci è sembrato quindi irrispettoso non solo nei confronti, ovviamente, di Lemmy (intento nel frattempo a lanciare gli opportuni improperi chissà dove) ma anche dei numerosissimi fan o, peggio ancora, di coloro che per loro sfortuna non hanno mai potuto assistere ad un concerto dei Motörhead.
Non vogliamo gridare allo scandalo: chi ha avuto modo, negli anni, di seguire le teste di motore durante i loro show, era infatti ben conscio di assistere al lento ed inesorabile decadimento del suo leader assoluto, oscurato tuttavia da quel senso di devozione sopra menzionato. Dispiace comunque veder spacciata come ‘louder than noise’ una serata storta come quella berlinese; perché dunque una scelta simile? Era francamente evitabile. Teniamoci stretti i live pubblicati in precedenza e godiamoci i ricordi che ognuno di noi ha nel cassetto, vissuti grazie ad un’autentica leggenda del rock’n’roll. Una cosa rimane comunque scolpita in questo live: il rituale invito finale lanciato proprio da Lemmy, “Don’t forget us!”. Sicuro! Il voto è la media ponderata tra la straordinarietà del personaggio in questione e l’utilità del prodotto.