7.0
- Band: MOURNFUL GUST
- Durata: 01:11:04
- Disponibile dal: 23/09/2013
- Etichetta:
- Solitude Prod.
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I Mournful Gust sono una di quelle band che si affermano sul lungo periodo. Anche se non si può dire che con questo disco salveranno il mondo, visto che continuiamo ad avere a che fare con una proposta oggettivamente derivativa, questa volta riescono a centrare il bersaglio. La miscela di gothic e doom metal che caratterizza il gruppo ucraino assume infatti toni più intimi e coinvolgenti in questo terzo full-length, allontanandosi in parte dalle pesantissime influenze My Dying Bride che avevano segnato gli esordi per abbracciare uno spettro sonoro maggiormente variegato. La novità principale di questa mini-svolta è rappresentata dal cantante Vladislav Shahin, che oggi modula molto di più la propria voce, riuscendo a caratterizzare meglio ogni brano e ad evitare certe impostazioni forzatamente melodrammatiche che in passato avevano appesantito e reso un po’ goffi certi episodi. Altra caratteristica tipica dei “nuovi” Mournful Gust è l’importanza della sezione ritmica, che si destreggia con notevole dinamismo anche nei brani più d’atmosfera, mentre gli altri strumenti, tastiere in primis, non prevaricano mai e creano soprattutto sfondi sonori al servizio della voce. Nel disco si alternano momenti di ispirazione tipicamente gothic-doom, con pezzi più influenzati dai classici gruppi inglesi degli anni Novanta, e altri più ritmati e “orecchiabili”, dove però fortunatamente non si può indicare un gruppo preciso piuttosto che un altro come termine di paragone. Vengono alla mente i Tristania di una volta, gli ormai immancabili Swallow The Sun, ma anche una realtà più di nicchia come i Saturnus. Quel che è certo è che i grandi amanti di queste sonorità non fuggiranno davanti alle note di “For All The Sins”: una durata minore complessiva avrebbe probabilmente giovato, ma gli ucraini hanno indubbiamente compiuto vari passi in avanti dall’ultima fatica in studio, sia in termini di fluidità del songwriting che di ispirazione. Detto infine di una resa sonora più che buona, non possiamo far altro che consigliare l’ascolto a tutte le anime gotiche rintanate in casa in queste buie e fredde serate invernali.