5.5
- Band: MOURNFUL GUST
- Durata: 00:50:11
- Disponibile dal: //2008
- Etichetta:
- BadMoodMan Music
Non si può certo dire che i Mournful Gust facciano le cose di fretta: in dieci anni di attività, infatti, questo “The Frankness Eve” è il loro secondo album, uscito a ben otto anni di distanza dall’esordio. I nostri provengono da una sperduta regione dell’Ucraina centrale, terra di black metaller e, a differenza di molti loro conterranei, propongono un gothic death doom piuttosto manierista e per nulla originale. Negli ultimi tempi il doom proveniente da quelle terre viene declinato solo ed esclusivamente in un’ottica che rimanda ai My Dying Bride, e così è anche in questa occasione. Però quello che è troppo è troppo. Da una band attiva da un decennio ci aspetteremo qualcosa di più che una semplice scopiazzatura di quanto fatto (meglio ovviamente) da Aaron Stainthorpe e soci una quindicina di anni or sono. Passi per le strutture delle varie tracce, passi per le sonorità cupe e decadenti, ma qui addirittura troviamo voci femminili e violini utilizzati esattamente come i My Dying Bride erano soliti fare. Peccato, forse i nostri pensavano di ottenere con il minimo sforzo il massimo risultato, ma riescono solo a sembrare una pallida copia dei maestri albionici. Come unica, tenue variante, gli ucraini inseriscono l’utilizzo di un flauto che avvicina la loro proposta ad un folk metal abbastanza dozzinale e a volte pacchiano. I ragazzi oltretutto non utilizzano partiture mutuate dalla loro ricca tradizione storica e musicale, ma preferiscono anche in questo caso sfruttare una musicalità tipicamente anglosassone, giocandosi così l’unica peculiarità del loro sound. Peccato, in quanto il singer Vladislav Shahin è dotato di un’ugola particolarmente ispirata, soprattutto nell’utilizzo delle clean vocals. e anche Evgeniy Vecher e Rojas Gaman alle chitarre e Stas Mischenko alle tastiere sembrano saperci fare. Se vi piacciono i My Dying Bride potete anche dare un ascolto ai Mournful Gust, probabilmente troverete pane per i vostri denti, ma il saper fare musica a nostro avviso vuol dire ben altro.