MÜTTERLEIN – Amidst The Flames, May Our Organs Resound

Pubblicato il 05/05/2025 da
voto
7.5
  • Band: MÜTTERLEIN
  • Durata: 00:40:04
  • Disponibile dal: 09/05/2025
  • Etichetta:
  • Debemur Morti

Spotify non ancora disponibile

Apple Music:

Quella di Marion Leclercq, la polistrumentista nascosta dietro il progetto Mütterlein, è una parabola costante, in cui le coordinate sonore originali non vanno perse, ma continuano nella loro inesorabile evoluzione.
Partendo dall’esordio nel 2016, ammantato di post-punk e del fantasma della musa Nico, da cui ha del resto mediato il suo stesso moniker, passando poi per il secondo disco, nel quale avevamo sottolineato la crescita dell’anima goth e della componente elettronica, qui la sua ricerca nel mondo dark ad ampio spettro raggiunge probabilmente la sua sintesi ideale, integrando tutti gli elementi descritti, più tocchi danzerecci e sferzate rumoristica.
Questo disco potrebbe quasi essere messo come playlist in una serata dark tutto di fila, e la naturalezza con cui la sequenza di brani crea dinamiche e variazioni non porterebbe nessuno ad obiettare. Dalla darkwave cupissima di “Anarcha”, poco più di un’intro, ma di raffinata potenza, si passa senza soluzione di continuità a un paio di pezzi intensi e di durata non indifferente; tra i Lycia più devastanti, allucinazioni sonore dark ambient e quel pizzico di malignità black metal di cui Mütterlein ha sempre saputo arricchire il suo repertorio, già a metà disco il senso di smarrimento si fa potente.
“Wounded Grace”, in particolare, è un brano di una malignità struggente, che davvero riesuma, alla luce di cinquant’anni di musica dark, la Nico allucinata di “All Tomorrow’s Party”. Appare inizialmente come un momento chill out la successiva “Memorial One” – ove abbiamo come ospite, e parimenti nella seconda parte che chiude il disco, Treha Sektori (ovvero una delle innumerevoli declinazioni dell’artista Dehn Sora): una traccia per buona parte strumentale e amelodica, sul cui finale entrano un organo goticissimo e una delle prestazioni vocalmente più strazianti di Marion.
La scansione del disco procede costante, e tocca di nuovo a due pezzi più corposi; “Division Of Pain” interseca una struttura marziale, quasi dark folk, con sfuriate black, con un crescendo finale dilatato e insieme ideale per vampiri da dancefloor, mentre “Ivory Class” è probabilmente la traccia più sperimentale: elettronica a palla, furia cieca negli spasmi della drum machine, eppure senza perdere un briciolo di fascino. “Memorial Two” chiude, semplicemente, unendo la cadenza da nenia oscura a una ritmica ossessiva, quasi tribale.
Un disco perfetto, insomma? Non esattamente. Tutto molto bello, citando un noto cronista recentemente scomparso, ma dopo un paio di ascolti ci si rende conto che, senza poter muovere accuse di plagio, il grande risultato di Mütterlein è quello di sintetizzare suoni che hanno definito l’immaginario dark negli ultimi quarant’anni, senza pescare smaccatamente dai riferimenti più noti; è un ottimo collage underground, ma che al tempo stesso, perde progressivamente quella potenza e personalità del primo impatto.
Un mezzo punto in più rispetto al disco precedente per averci fatto agitare la testa e le spalle con piacere, ma speriamo in maggior coraggio al prossimo giro.

TRACKLIST

  1. Anarcha
  2. Concrete Black
  3. Wounded Grace
  4. Memorial One
  5. Division Of Pain
  6. Ivory Claws
  7. Memorial Two
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.