7.0
- Band: MY SHAMEFUL
- Durata: 00:56:01
- Disponibile dal: 08/12/2004
- Etichetta:
- Firedoom Music
- Distributore: Masterpiece
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Ascoltare un disco di funeral doom, depresso, deprimente e dilatato all’inverosimile, è un’esperienza, poco da discutere! I finnici My Shameful pubblicano il loro secondo lavoro per la Firedoom Music, il qui presente “…Of Dust”, un platter plumbeo ed oscuro come tradizione e cliché del genere richiedono. La band, in vista delle esibizioni live, è stata ora completata, ma l’album vede quale protagonista assoluto il tuttofare Sami Rautio, occupatosi delle chitarre, spesse ed ossianiche, delle tastiere, del programming (che ha interessato anche una discreta drum-machine) e, ovviamente, delle parti vocali, interpretate con bravura e alternanti disperate declamazioni, quasi incomprensibili e totalmente mischiate al denso sound prodotto, a sofferti growl impastati. Inevitabili i richiami ai maestri del doom inglese, My Dying Bride ed Anathema, con album quali “Serenades” e “The Angel And The Dark River” a fungere da primaria influenza per i My Shameful. Naturalmente in questa sede è tutto più estremizzato, grazie all’abbondante presenza di riff (se si può parlare di riff…) lenti e monocordi, ritmiche ossessive e opprimenti e testi privi di speranza e colmi di disillusione, morbosamente legati a sentimenti rassegnati. Spesso trovano spazio momenti di drammatico pathos, nei quali spiccano partiture di pianoforte ad una nota e i biascichii di Sami, davvero raggelanti. Paradossalmente, i brani che si fanno apprezzare in modo particolare sono quelli più estremi e funerei, quali l’opener “…Of Dust” e “Your Darkness Shine”, mentre quando i My Shameful vivacizzano leggermente l’andatura i richiami alle succitate band britanniche si fanno un po’ troppo evidenti (vedi l’utilizzo del violino sintetico in “These Empty Rooms”). Uscire dai canoni di questo genere, volendone mantenere salde le qualità evocative, è praticamente impossibile, per cui sentiamo di considerare l’album trattato proprio un bel disco, adatto soprattutto ai masochisti che amano torturarsi i sensi con l’ascolto di questo tipo di musica. Release di nicchia e più che valida!