7.0
- Band: MYRATH
- Durata: 00:45:09
- Disponibile dal: 26/09/2011
- Etichetta:
- XIII Bis Records
- Distributore: Sony
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I Myrath – prima band tunisina a firmare un contratto con una label metal straniera – giungono con “Tales Of The Sands” al loro terzo lavoro in studio, un anno e mezzo abbondante dopo quel “Desert Call” che aveva iniziato a far girare il loro nome in Europa. Rispetto ai primi due lavori, decisamente ancorati ad un power-prog devoto ai Symphony X, i magrebini depurano il loro sound da ritmiche intricate e soluzioni articolate, in favore di uno stile decisamente più snello ed immediato, parente stretto del metal raffinato coniato dagli americani Kamelot. I Nostri non si limitano però a replicare quanto proposto da altri e, sulla scia di quanto fatto da gruppi come gli Orphaned Land in altri sottogeneri metal, puntano a far convivere armoniosamente due stili musicali distanti come il metal e la tradizione musicale araba, quest’ultima vera essenza della band. L’operazione riesce molto bene: l’intero lavoro si presenta come un perfetto amalgama tra le sonorità del power metal – sia di estrazione americana che europea – e le suggestioni proprie del folklore arabo, dando vita a tracce dai sapori più disparati. La musica dei Myrath riesce ad ammaliare ed ipnotizzare minuto dopo minuto, poggiando le proprie fondamenta su un’ottima tecnica individuale, su un gusto sopraffino e sulla forza di un cantante bravo e preparato come Zaher Zorgati, il cui stile risulta fortemente connotato dalle inflessioni canore della sua regione natale. La melodia, seppur importante nell’economia dell’album, non è l’unico punto di forza dello stesso: la band infatti dimostra di non peredere di vista il lato più duro dell’ambito musicale in cui si muove, alternando momenti più heavy e monolitici ad altri veloci e meravigliosamente drammatici alla maniera dei vecchi Savatage, destreggiandosi con sicurezza ed autorità. Una band pronta per il grande salto e per conquistare il pubblico occidentale.