MYSTIC PROPHECY – Hellriot

Pubblicato il 27/05/2023 da
voto
7.0
  • Band: MYSTIC PROPHECY
  • Durata: 00:41:32
  • Disponibile dal: 19/05/2023
  • Etichetta:
  • ROAR! Rock Of Angels Records

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Ormai è cosa risaputa che non sempre i Mystic Prophecy ci azzeccano: la band tedesca ci ha infatti abituato ad un repertorio dalla qualità altalenante, con alcune uscite decisamente sopra la media sul versante qualitativo, colme di spunti per esaltare gli amanti di una certa maniera di proporre le sonorità classiche, e altre che paiono tuttora quasi intrappolate in una sorta di comfort zone tamarrissima, a sfavore però di un songwriting convincente o anche solo all’altezza dei loro prodotti migliori.
Trattandosi di una realtà dedita da sempre a una commistione di elementi presi dal power melodico e dal thrash, con in più un forte carattere speed, è logico che non si tratti di una proposta da ascoltare col cervello esageratamente acceso – e basta leggere un testo a base di fuoco e demoni o osservare le esageratissime copertine per accorgersen – ma questo non rappresenta assolutamente un difetto, anzi… a dirla tutta, in molti casi in compagnia del combo bavarese abbiamo passati degli ottimi momenti a base di ignoranza metallica e riff granitici.
Nel caso specifico di “Hellriot”, dobbiamo ammettere che l’applicazione degli stilemi tipici dei Mystic Prophecy è stata gestita in maniera tutt’altro che inefficace: il sound è infatti distorto, ferroso e terremotante come da tradizione, e le singole canzoni mantengono un carattere superiore a quello manifestato, ad esempio, nel predecessore “Metal Brigade”, in cui l’autocelebrazione sembrava mangiarsi parzialmente l’ispirazione.
La iniziale title-track mette subito in evidenza il lato più aggressivo della band, per poi avvolgerlo parzialmente sotto una cappa oscura con la meno spinta “Unholy Hell” e virando in un territorio più melodico e cantabile con “Demons Of The Night”. Immancabile anche la celebrazione dell’appartenenza alle schiere dell’heavy metal, ben distinguibile in “Metal Attack”, il cui titolo lascia ben poco spazio all’immaginazione, anche se, in generale, non siamo in presenza di un album che sfrutta escamotage particolari o nomi altisonanti, in quanto ciò che i brani contengono è esattamente ciò che traspare dalle denominazioni utilizzate; per non parlare dell’artwork, a metà tra Warhammer e Doom: Eternal.
Sul resto dell’album c’è poco da aggiungere, in quanto la dimensione adottata rimane sempre più o meno la stessa: chitarroni massicci e graffianti, assoli da smanettoni senza troppe pretese, sfoggi ritmici da pugno nello stomaco e ritornelli di facile assimilazione, interpretati dal vocalist, nonché ultimo membro originale rimasto, Roberto Dimitri Liapakis. C’è qualche momento ridondante e di calo artistico, come ad esempio una evitabile “Paranoia”, ma anche fasi che riescono bene a tenere alto il fomento, come l’accoppiata “Revenge And Fire”/”Rising With The Storm”, entrambe vicinissime alla parte più power metal dei Mystic Prophecy, seppur per ragioni diverse, in quanto la prima picchia duro per poi distendere i muscoli nel ritornello, mentre la seconda fa della cantabilità e del groove, dato dalla ritmica, il proprio punto forte.
Poca varietà sul versante strutturale, in quanto i brani si attestano tutti su una durata molto simile, e a scanso di qualche leggera modulazione sul tema, tipo quella “Road To Babylon” non così lontana dallo stile dei colleghi Primal Fear. Gli stilemi utilizzati sono insomma sempre quelli, anche se bisogna ammettere che la nostra fame di ignoranza trova pane per i propri denti quando scoppiano i rintocchi di pezzacci come “Azrael”, degni ambasciatori dell’headbanging più becero.
Il finale si mantiene esattamente sulla suddetta linea, con un’ottima conclusione come “World On Fire”, che pur avendo il titolo più trito dell’universo riesce a scortarci verso il finale con una buona dose di esaltazione e servendosi di un ritornello tanto facile quanto gasante, permettendoci di tirare le somme nella maniera più classica possibile: se cercate band dedite ad un qualche tipo di ricerca sonora e/o compositiva, fareste bene a guardare altrove, ma se ancora vi piace divertirvi in spensieratezza con un po’ di heavy/power in stile tedesco, semplice e diretto al punto, in quest’album e nell’intera discografia dei Mystic Prophecy troverete materiale per voi.

TRACKLIST

  1. Hellriot
  2. Unholy Hell
  3. Demons Of The Night
  4. Metal Attack
  5. Paranoia
  6. Revenge And Fire
  7. Rising With The Storm
  8. Road To Babylon
  9. Azrael
  10. Cross The Line
  11. World On Fire
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