MYSTIFIER – Protogoni Mavri Magiki Dynasteia

Pubblicato il 05/03/2019 da
voto
8.0
  • Band: MYSTIFIER
  • Durata: 00:49:59
  • Disponibile dal: 08/03/2019
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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Prima che l’etichetta ‘metal estremo a’vesse dei parametri chiari di definizione, prima delle band pittate calate dall’Estremo Nord, prima dell’era in cui è stato possibile ascoltare in tempo reale musica proveniente dal più recondito angolo del pianeta, una manciata di gruppi rivoluzionò il nostro mondo musicale con un’attitudine nuova e rivoluzionaria, e tra i nomi eccellenti ci furono sicuramente i Mystifier. Certo, il tempo è spesso inclemente in occasione di comeback di questo calibro, e la band brasiliana mancava dalle scene da ben diciott’anni – da quando cioè si affacciò nel nuovo millennio con il più che discreto “Profanus”. Ma per fortuna l’instancabile Beelzeebubth, eterno leader e unico membro originale rimasto, mostra di essersi preso a ragione questa lunga pausa, donandoci un album che è insieme un ritorno nostalgico, un manifesto d’intenti e una dichiarazione chiara al modo del metal, che potremmo riassumere come: “eravamo qui prima di molti, e siamo qui per restare”. Tutti gli elementi caratteristici del loro sound e del loro immaginario sono qui presenti con forza e ottime idee, e nell’ambito del loro satanismo militante messo in musica i Mystifier toccano tutto lo spettro delle invocazioni ed evocazioni. A partire dai brani più cadenzati e mistici, dove non mancano passaggi acustici emozionanti, come avviene nella titletrack o in “Akhenaton”, le cui accelerazioni in midtempo colgono altrettanto nel segno. Passando per le sfuriate senza compromessi di “Demoler Las Torres Del Cielo” o “Soultrap Sorcery Of Vengenace”, quest’ultima comunque ammorbidita dal tappeto di tastiere conclusivo. Ma i veri gioielli del lavoro sono i momenti più evocativi e complessi insieme: su tutti possiamo scegliere “Weighing Heart Ceremony”, dove su una struttura da occult metal anni Ottanta si intrecciano linee vocali malsane e decisamente death. A tal riguardo i musicisti coinvolti, nonostante la poca notorietà, non mancano di capacità e compiono un lavoro notevole sia sul fronte della sezione ritmica che della voce: l’espressività vocale di Diego DoUrden è spesso straordinaria, specie quando volge a un’atonalità da brividi (in “Witching Lycantropic Moon”, esemplare anche per la varietà). Lo stesso cantante e bassista è anche il responsabile del lavoro alle tastiere, che emergono spesso ma senza mai prevaricare i brani, aggiungendo un tocco maligno ed efficace. Resta solo una citazione d’obbligo per il brano finale; una vecchia bonus track uscita precedentemente solo in alcune ristampe brasiliane, finalmente offerta al pubblico internazionale, che dietro l’affascinante titolo “Chiesa Dei Bambini Molestati” mostra il lato più selvaggio e ottantiano della band, senza trascurare quell’oscura epicità (virata a un sabba post-industriale nel finale) che è la cifra vincente di questo ottimo ritorno.

TRACKLIST

  1. Protogoni Mavri Magiki Dynasteia
  2. Weighing Heart Ceremony
  3. Witching Lycanthropic Moon
  4. Akhenaton (Son Mighty Sun)
  5. Six Towers of Belial's Path
  6. Demoler Las Torres Del Cielo (En Nombre Del Diablo)
  7. Soultrap Sorcery Of Vengeance
  8. (Introcucione D’La Melodia Mortuoria) Thanatopraxy
  9. Al Nakba (666 Days of War)
  10. Chiesa Dei Bambini Molestati
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