NAÐRA – Allir Vegir Til Glötunar

Pubblicato il 11/03/2016 da
voto
7.0
  • Band: NAÐRA
  • Durata: 00:38:50
  • Disponibile dal: 16/02/2016
  • Etichetta:
  • Vánagandr

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Provenire dall’Islanda, suonare black metal ed avere nella propria line-up ben quattro quarti (!) dei Misþyrming, ovvero l’intera formazione al completo della vera scoperta black dell’anno passato, può voler dire solamente una cosa di questi tempi: che del nuovo terrore in forma musicale sta per abbattersi ciecamente su di un sempre più crescente bacino di utenti interessati alle incredibili nefandezze che stanno prendendo forma dalle parti di Reykjavík negli ultimi anni. A contraddistinguere questa vivacissima scena musicale è, oltre ad un impatto estetico forte ed esteso coerentemente a tutti i musicisti coinvolti, una qualità sbalorditiva delle canzoni e negli album di queste band, capaci di donare una nuova, inedita linfa vitale ad un segmento artistico che, per quanto non stagnante, sembrava aver detto tutto o quasi con il progressivo ammorbidimento delle vecchie glorie scandinave notato inesorabilmente negli ultimi cinque/dieci anni. I Naðra quindi fanno il primo passo con “Allir Vegir Til Glötunar”, quaranta minuti di black metal epico e tuonante abbastanza differente in realtà dallo stile inimitabile di “Söngvar elds og óreiðu” e, per certi versi, abbastanza inferiore rispetto alla sua portata innovativa. Anche in sede di recensione avevamo sottolineato come quella dei Misþyrming fosse sicuramente l’attitudine più “scandinava” di tutte le realtà islandesi, unito però ad una deviazione mentale che aveva da subito contraddistinto l’infuocato debutto dell’anno scorso come qualcosa di dannatamente originale e di conseguenza imprescindibile: ebbene, sembra proprio che i Naðra decidano di ripartire da qui, aggiungendo però una dose considerevole di melodia “normale” nel calderone, ed andando così inevitabilmente non solo a perdere di originalità, ma anche parte dell’inconfondibile tratto islandese che marchia le uscite di settore da lì provenienti. Il processo di avvicinamento verso forme di black metal “canonico” è comunque graduale, “Fjallið” e “Sál” infatti potrebbero benissimo essere le prime tracce del secondo album della band gemellata ai Naðra, dove non mancano melodie in tremolo picking a dir poco sbilenche, sezione ritmica terremotante e sfaldata e vocals violente e disperate allo stesso tempo. Qualcosa inizia ad incrinarsi invece nei quattordici minuti abbondanti di “Falið”, suite del disagio che mostra innegabili tratti di genialità, ma anche allo stesso tempo un elemento che avremmo sperato di non incontrare mai in album del genere, ovvero un filo di ripetitività che scema vistosamente la metallica tensione fino ad oggi inattaccabile del black metal islandese. Il discorso si ripete purtroppo con le conclusive “Sár” e “Fallið”, dove è nuovamente distinguibile il piglio estroverso dei loro creatori, ma anche un certo smorzamento dei toni che impedisce, in definitiva di poter parlare di un nuovo capolavoro partorito nella terra dei geyser. Amletico dilemma dunque: stabilire un voto in base alla qualità media della scena in cui va ad inserirsi questo album, o valutarlo “solo” per quello che è, senza paragoni di sorta? Difficile a dirsi, diciamo solamente che, per questa volta, il livello stellare a cui ci hanno abituato Sinmara, Svartidauði e compagnia terrificante si è rivelato come un ostacolo, invece che un aiuto, per i Naðra e la musica comunque validissima contenuta in “Allir Vegir Til Glötunar”: 6,5 nel primo caso, 7.5 nel secondo.

TRACKLIST

  1. Fjallið
  2. Sál
  3. Falið
  4. Sár
  5. Fallið
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