6.5
- Band: NAILED TO OBSCURITY
- Durata: 00:55:49
- Disponibile dal: 03/02/17
- Etichetta:
- Apostasy Records
- Distributore: Audioglobe
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Il combo sassone fa parte di quel folto sottobosco di band che si muovono tra il death melodico e il gothic/doom, rileggendo in maniera più o meno personale la lezione di gente come Katatonia, Dark Tranquillity e Sentenced. Quello dei Nostri è un lavoro onesto, che dimostra buona capacità di songwriting e privo di episodi sottotono come di brani capaci di ergersi sopra la media . Rispetto ai primi due lavori c’è stato un leggero ammorbidimento dei suoni, più moderni, ma senza stravolgimenti: quello che forse è andato perso – almeno in parte – sono la genuinità e le atmosfere del primo album. L’impressione è che il nuovo lavoro segua maggiormente canoni predefiniti, risultando in un certo senso ‘ministeriale’. Il disco è comunque abbastanza godibile, grazie al buon mix di death melodico, rallentamenti doom e melodie malinconiche. La produzione risulta in linea con il genere, quindi piuttosto leggera e moderna, cosa che – pur non essendo fastidiosa – riduce sicuramente intensità e profondità espressiva. Le canzoni si assestano su una velocità media, e anche se tutte hanno una struttura simile, riescono ad avere sufficiente dinamismo interno per non risultare noiose. Mancano, come già detto, momenti in grado di spiccare sugli altri e farsi ricordare, ma la lunga “Uncage My Sanity” è comunque tra gli episodi più riusciti e capace di racchiudere tutti gli elementi propri di questo lavoro. Pur dovendo ancora crescere e dedicarsi ad una maggior personalizzazione del sound, i Nailed To Obscurity possono risultare un’opzione interessante per chi ama questo tipo di sonorità.