7.5
- Band: NAILS
- Durata: 00:21:43
- Disponibile dal: 06/17/2016
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
Spotify:
Apple Music:
Terza prova sulla ‘lunga’ distanza (le virgolette sono d’obbligo) per i Nails, uno dei progetti più temuti e rispettati dello scenario grind/powerviolence a stelle e strisce. Todd Jones, cantante, chitarrista e leader indiscusso della formazione californiana, è un brutto ceffo, non cambierà mai né la propria metodologia né il proprio approccio alla musica, e questo “You Will Never Be One of Us” – che esce addirittura sotto Nuclear Blast, a riprova dell’ottima visibilità di cui oggi gode il filone – si configura semplicemente come l’ennesimo mix di ultraviolenza e bassi istinti, sospinto da una sezione ritmica effetto-bulldozer, da linee vocali invasate e da un guitar work che più spietato e negativo non si può. Nulla che non sia già stato assaporato nel corso dei precedenti, apprezzatissimi, “Unsilent Death” e “Abandon All Life”, ma che anche in questa sede, proprio per la sua natura di fucilata a bruciapelo, di raptus omicida che tinge di rosso sangue la vista, centra senza troppe difficoltà l’obiettivo, regalandoci dieci nuovi inni alla demolizione del pit. Insomma, pur trattandosi della solita minestra, non c’è modo di annoiarsi: si parte con la pioggia di ignoranza e blast beat della titletrack, episodio principe del lotto e tra i migliori mai scaturiti dalla penna dell’ex Terror, si passa per l’assalto all’arma bianca di una “Life Is a Death Sentence” e si prosegue così per una ventina di minuti, tra omaggi alla scuola grind di Nasum, Napalm Death e Rotten Sound, scorie hardcore-punk e suggestioni death metal di chiara ascendenza scandinava, sempre all’insegna di un riffing coinvolgente e di cambi di tempo perfettamente studiati. Discorso a parte, invece, per la conclusiva “They Come Crawling Back”, dove i ritmi rallentano considerevolmente e le suddette influenze vengono incanalate in una marcia dalle forti tinte sludge-doom, vero e proprio unicum nella carriera del terzetto che non ci dispiacerebbe venisse ripetuto anche in futuro. Insomma, forse l’originalità non sarà mai di casa per i Nails (oltre al fatto che siamo al terzo disco incentrato bene o male sulle stesse soluzioni), ma, se prendiamo in considerazione l’efficacia della loro musica, “You Will Never…” non delude affatto le aspettative. Point. Click. Grind.