8.0
- Band: NAPALM DEATH
- Durata: 00:45:05
- Disponibile dal: 18/09/2006
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
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Appena diciotto mesi di relativo silenzio separano “Smear Campaign” dal precedente “The Code Is Red… Long Live The Code”, eppure non ci troviamo affatto alle prese con un album identico al precedente o poco interessante. Continua infatti imperterrita la marcia trionfale dei Napalm Death, che si confermano per l’ennesima volta negli ultimi anni una band completamente rinata, che ha tantissime nuove idee e che sa metterle in pratica come pochi altri in campo death-grind! “Smear Campaign” riparte da dove “The Code Is Red…” si era concluso, mettendo in mostra un songwriting altamente diversificato che abbraccia sia il passato più diretto e violento dei nostri – con frequenti richiami ad album immortali come “Harmony Corruption” o “Utopia Banished” – sia marcate influenze noise, che questa volta vengono a galla soprattutto nell’intro “Weltschmerz” e nella titletrack, due brani che possono essere entrambi visti come degli omaggi agli Swans, una delle band preferite del buon Shane Embury. Ma non è tutto, perchè in questo suo tredicesimo full-length, il gruppo britannico ha deciso anche di rispolverare gli esperimenti groove-core del vecchio “Diatribes”, aggiungendo quindi una ulteriore dose di varietà e pesantezza al suo sound, ormai sempre più in bilico tra puro grind, death metal, hardcore e noise. E se tanta varietà a livello di songwriting entusiasma, che dire delle linee vocali? Di pari passo con la musica, anche quelle si sono evolute. Così, oltre al solito growling, in “Smear Campaign” si ha modo di ascoltare degli interventi di voce pseudo-pulita ad opera dello stesso Barney e addirittura il contributo di Anneke dei The Gathering, che nella ottima “In Deference” fa letteralmente faville, riuscendo nell’impresa di donare al brano un’atmosfera del tutto originale senza però snaturare il sound tipico dei Napalm Death! Insomma, “Smear Campaign” è un must per tutti i fan della band britannica, l’ennesima conferma della validità di una formazione che ha alle spalle oltre vent’anni di carriera ma che sembra tutto fuorchè stanca e svogliata. Se siete fra coloro che li hanno sempre amati, allora saprete già cosa fare; se invece non vi siete mai avvicinati ai Napalm Death prima d’ora, allora questo è il momento giusto per farlo.