7.5
- Band: NARGAROTH
- Durata: 01:04:20
- Disponibile dal: 16/05/2017
- Etichetta:
- Inter Arma Productions
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I Nargaroth, da sempre uno dei principali gruppi black metal della scena teutonica, hanno sempre diviso i fan a causa del controverso leader della band, personaggio che forse non ha portato avanti la propria militanza innanzi al mondo black metal con la necessaria serietà, quella serietà spesso pretesa dai suoi stessi fan. Ma discorsi attitudinali a parte, siamo qui a presentare un album che verrà giudicato per il suo valore artistico. Questo mese esce, infatti, il settimo full length studio album dei tedeschi Nargaroth guidati come al solito dal tuttofare Kanwulf, che da una decina d’anni ha cambiato nickname in Ash. Il nuovo “Era Of Threnody” esce a ben otto anni di distanza dal precedente “Jahreszeiten” e parecchie cose sono cambiate in casa Nargaroth. Dello ‘stile Nargaroth’ la nuova release ha ben poco, ma potrebbe aver portato a partire da questo momento dei nuovi elementi che in futuro potrebbero caratterizzare lo stile della band tedesca. Inziamo col dire che “Era Of Threnody” è l’album più personale dei Nargaroth, una band che ha sempre seguito il trend del momento piuttosto che trascinare gli altri con il proprio stile. Ash non guiderà adesso una rivoluzione, ma sicuramente è riuscito a creare una release quantomeno personale e per farlo ha dovuto modificare il proprio sound, aprirlo a nuove influenze estreanee in passato alla sua creatura. Si inizia da una produzione all’altezza, molto professionale che non soffoca le atmosfere delle canzoni, anzi le esalta perchè mette in evidenza tutti gli strumenti in modo equo. La qualità del songwriting presente su questo lavoro emerge sin dall’opener e poco importa se i riff black metal non sono originali, perchè la loro qualità è più che buona. Bravo Ash ad attaccare il brano d’apertura con una metrica trascinante che cavalca il riffing melodico ma pur sempre incalzante. La successiva “Whither Goest Thou” ha un tocco gotico decadente da brividi ed è uno dei migliori brani dell’intera release. Il brano seguente mantiene un mood simile molto coinvolgente, mentre “…As Orphans Drifting In A Desert Night” inasprisce l’atmosfera, l’adombra ancor di più e le dona un senso fatalista davvero tragico. Qui la parte black metal assume una musicalità a tratti straziante. Oltre alle parti black metal, molte delle quali distanti dalla classica old school, ci sono molte influenze che arricchiscono questo settimo full length, dalle parti arpeggiate agli assoli classic heavy. Tutto però viene filtrato ed eseguito in modo ponderato in modo tale di non alterare il mood nero dell’album. Per la sua musicalità “Era Of Threnody” è un lavoro più vicino alle corde di chi apprezza il black metal sinfonico (pur non essendo questo un album sinfonico inteso in modo tradizionale) piuttosto che al filone ‘true’. Per le sue caratteristiche questo lavoro è da consigliare sia ai fan che ai detrattori della band in quanto potrebbe sorprendere e spiazzare sia gli uni che gli altri, probabilmente in senso positivo. Una prova maiuscola di una band che per una volta ha avuto la forza ed il coraggio di cambiare le carte in tavola.