9.0
- Band: NASUM
- Durata: 00:35:14
- Disponibile dal: 27/05/2003
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Spin-go
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I Nasum hanno una storia decennale alle spalle, fatta di gavetta, split con varie band grind/gore e numerosi cambi di line up. Dopo il successo del grandioso “Human 2.0” (per chi scrive uno dei dischi grind più belli della storia), i nostri tornano in pista tre anni dopo sfornando un altro masterpiece. La band ci regala 22 brani stupendi in cui potenza, cattiveria e perizia tecnica si fondono alla grande, catapultando l’ascoltatore in un wall of sound infernale. La produzione è volutamente cristallina e compatta (cosa alquanto strana per una grind band), e il sound di ogni strumento si distingue alla perfezione, facendo risaltare al meglio le qualità di ogni brano. Se siete convinti di trovarvi davanti ai sosia dei primissimi Napalm Death e Carcass vi sbagliate di grosso, dato che Mieszko & Company hanno sviluppato un sound personalissimo ed avvincente, anche se i mitici Discharge si fanno sentire ogni tanto nei pezzi più tirati – ma questo non è affatto un male. Le tematiche sono di stampo sociale e brani schizzati come “I Hate People” e “Go” sono pronti a dimostrarcelo. A differenza del suo predecessore, “Helvete” vanta parti leggermente più atmosferiche e l’esecuzione della band risulta un pizzico più curata (il termine “atmosferico” ovviamente va preso con le pinze) e su tutte spicca la claustrofobica e ossessiva “The Final Sleep”. Complimenti al drumming di Anders, preciso e velocissimo, che dimostra che non bisogna essere per forza dei batteristi ultratecnici, di quel particolare tipo che sfoggia qua e là virtuosismi e sovente danneggia la qualità del brano, impedendo che esso sia fluido e avvincente. Anche l’artwork è molto curato e le tonalità dei colori sono in perfetta sintonia con i brani proposti, invogliando il “metalhead” ad acquistare il disco non solo per le canzoni, ma anche per tutto il prodotto (il booklet è completo di testi). Come guest in due brani figura, inoltre, anche il mitico Shane Embury, bassista dei Napalm Death, che offre i suoi servigi in “Drop Dead” e nella cattivissima e bellissima “Whip”, in cui il basso distorto è in messo ben in evidenza donando maggior vigore alla song. In conclusione: caldamente consigliato a tutti i patiti di metal estremo… di certo non resterete delusi!