7.0
- Band: NATRIUM
- Durata: 00:29:13
- Disponibile dal: 08/09/2011
- Etichetta:
- The Spew Records
- Distributore: Andromeda
Spotify:
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Vengono dalla Sardegna, più precisamente da Cagliari, si chiamano Natrium e suonano un bel death metal marcio e putrefatto. Ormai la nazionalità italiana in ambito death metal sta diventando sempre più sinonimo di qualità, e questi ragazzi si assumono l’onere e l’onore di tenere alta questa nomea. Usciti sotto la The Spew Records, divenuta branchia death metal/grindcore della nostra sempre attentissima Punishment 18, i Natrium, nati come death/thrash metal band, hanno dato alla luce quello che è il loro secondo full-length. La loro proposta musicale – complice un radicale cambio di line-up – oggi è un death metal al cento per cento, brutale, affilatissimo e ficcante, di chiara matrice americana, con gruppi alla Suffocation come principale fonte di ispirazione. Tra gli aspetti positivi del sound dei nostri ci sentiamo di evidenziare un songwriting intelligente, dinamico ed efficace, con qualche rallentamento a spezzare i brani per non renderli monotoni, e un lavoro di chitarre solido e granitico, che a tratti riesce anche ad essere abbastanza orecchiabile. Apprezziamo anche l’ottima produzione, non a caso il disco è stato registrato nei 16th Cellar Studio (Hour Of Penance, Fleshgod Apocalypse), e una durata, sia dei brani che del disco, sostanzialmente giusta. Insomma, i Natrium con questo disco hanno dimostrato, a parere di chi scrive, di saper maneggiare decisamente meglio il death metal duro e puro, dando alla luce un lavoro niente male, che gli appassionati del genere in questione sicuramente gradiranno. Segnatevi il nome, quindi, e memorizzate la copertina, ad opera tra l’altro del mitico Pär Olofsson (Deeds of Flesh, Hour of Penance, Immolation, Braindrill…). Se vedete questo CD in qualche bancarella, non fatevelo sfuggire, vi farà passare una sana mezzora di violenza.